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Maurizio Battista: “Il teatro è la mia isola felice, credo nell’amore nonostante i fallimenti”

Maurizio Battista, a teatro con Tutti contro tutti, racconta le liti quotidiane, gli “acciacchi” fisici, le discussioni su vaccini e pandemia. Tre matrimoni alle spalle, l’ultimo dei quali finito di recente. A Fanpage.it spiega: “La vita va avanti, ma è importante credere nell’amore nonostante i fallimenti”.
A cura di Giulia Turco
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Maurizio Battista torna a teatro, due anni dopo l'ultimo spettacolo in tempi pre pandemia. Volto comico della tv, dal passaggio a Colorado alle serate di Comedy Central, è sul palco che ritrova la sua dimensione, il suo habitat naturale. La sua platea diventa un'enorme tavolata di amici e conoscenti, disposti a trascorrere con lui una serata dai toni esuberanti e scanzonati durante la quale il comico sciorina gioie e dolori dei quartieri romani.

Le liti quotidiane, gli "acciacchi" fisici, le discussioni origliate tra i tavoli da bar in tema di vaccini e pandemia. L'amore, i tre matrimoni alle spalle, l'ultimo dei quali finito di recente che lo ha portato a cambiare casa, con tutte le complessità quotidiane che un trasloco comporta. È tutto lì, sul palcoscenico.

Maurizio, dal 14 dicembre 2021 al 23 gennaio 2022 sei al teatro Olimpico di Roma con il tuo nuovo show, ‘Tutti contro tutti'. Che effetto ti fa tornare sul palco davanti a una platea piena di mascherine?

Devo dire che è stato un ottimo inizio, considerando il momento. Io mi sto divertendo moltissimo, ma il merito lo devo soprattutto al pubblico, sono loro i veri "vip" che meriterebbero un applauso. Venire a teatro di questi tempi non è affatto scontato. Anche per questo mi piace rendere il pubblico protagonista, coinvolgerlo e rendere ogni sera è diversa dall'altra.

Della pandemia, soprattutto nella prima parte del tuo spettacolo, si parla eccome. In chiave ironica naturalmente. Siamo già pronti a riderci su?

Certamente, almeno per quanto riguarda i piccoli aspetti quotidiani, dalle mascherine ai guanti del supermercato, fino alle chiacchiere sulla questione vaccinale. Prendo l'esempio di un amico che dice di non volersi fare il vaccino "perché non sa cosa c'è dentro". Neanche la mia prima moglie quando l'ho presa sapevo cosa c'era dentro (ride, ndr), la crostata che compro al supermercato a 1 euro e 50 neanche, quindi?!

Tra l'altro il Covid è un tema che ti ha toccato molto da vicino, visto che tu e la tua famiglia lo avete contratto

Eccome, a inizio anno a casa l'abbiamo avuto tutti, compresa mia suocera che ha passato un mese a casa mia. Sul palco racconto anche questo, mi metto a nudo a 360 gradi. Il teatro è un fenomeno di aggregazione, un momento importanti, vedere le famiglie insieme riunite in platea non ha prezzo.

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A proposito di famiglia, tu e tua moglie avete fatto parecchio discutere per via della lettera che hai indirizzato pubblicamente a tua figlia, la piccola Anna. Era una frecciatina indiretta ad Alessandra?

La lettera era indirizzata a mia figlia, non a mia moglie. Ho voluto spiegarle che purtroppo queste cose nella vita possono capitare. Capita che possano nascere degli screzi, che il carattere cambi. Non è nulla di grave, è la vita, ma il dolore è più che altro per la bambina.

In passato come coppia avete affrontato apertamente già altre crisi, si risolverà anche questa?

Questa volta non penso proprio, ma se si recupera ti chiamo! Scherzo, la vita va avanti, voglio pensare al teatro che per il momento è la mia isola felice. Il resto sono argomenti stupidi, forse non vale neanche la pena parlarne.

Con tre matrimoni alle spalle, hai smesso di credere nei rapporti?

No, ma che scherzi?! Chi molla! È importante continuare a credere nell’amore, a prescindere dai fallimenti.

Tornando alla tua carriera, quando ti rivedremo in tv?

Ho registrato uno speciale nello show di Magalli, ‘Una parola di troppo' con Simona Ventura e Paola Perego, poi c'è sempre lo spazio di Comedy Central. Questo sicuramente non è il momento più florido per la comicità in tv, ma resto dell'idea che per un comico la televisione non sia un passaggio fondamentale, ma certamente aiuta ad avere visibilità.

C'è qualche comico o programma televisivo che ti diverte?

Onestamente quasi nulla. Anche sfornare nuovi comici non è semplice, a mio parere serve molta esperienza alle spalle per essere trasversali e saper intercettare un'ampia fetta di pubblico. Poi devo dire che ai giovani vedere una certa esuberanza da parte di una persona di una certa età piace, li fa divertire.

Nel 2018 sei passato anche per la casa del Grande Fratello Vip. Che conclusioni hai tratto da quell'esperienza?

Non fa proprio per me, una gabbia di matti. Sono durato tre settimane, poi quando ho capito in che guaio mi ero messo, me la sono data a gambe, ho aperto la porta da solo e me ne sono andato. Io sono un tipo "selvatico", non riuscivo ad accettare il fatto di dover stare attento 24 ore su 24: basta un piccola uscita scorretta e ci si rovina la carriera.

Da Cinecittà sei uscito con il pretesto di recuperare il rapporto con i tuoi due figli più grandi. Ci sei riuscito, poi?

Non li ho più recuperati. Oggi hanno 39 anni, il maschio, e 36 la femmina. La vita è bella anche per questo, perché non è scritta, ma va bene così.

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