Il testo di Volevo essere un duro di Lucio Corsi e il significato della canzone in gara all’Eurovision 2025

Il testo e il significato di "Volevo essere un duro", la canzone che Lucio Corsi presenta all'Eurovision Song Contest 2025. Dopo il secondo posto al Festival di Sanremo, alle spalle di Olly e della sua Balorda Nostalgia, Corsi ha conquistato la artecipazione all'Eurovision che si tiene a Basilea, in Svizzera, dal 13 al 17 maggio, dopo il ritiro del suo collega. Per l'autore grossetano si tratta del suo esordio alla kermesse internazionale. Del brano in gara Corsi ha dichiarato: "Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come le pietre e perfetti come i fiori senza dirci che i fiori sono appesi a un filo." Alla canzone ha lavorato anche Tommaso Ottomano che sarà al fianco di Corsi sul palco di Basilea. La canzone sviluppa il proprio racconto sull'affrontare le aspettative del futuro e su come rifuggire dalla pressione di non esser diventati ciò che sognavamo da bambini. Qui il testo e il significato di Volevo essere un duro.
Il testo di Volevo essere un duro di Lucio Corsi a Eurovision 2025
Alcuni passaggi del testo integrale di Volevo essere un duro di Lucio Corsi. Qui il testo integrale su Sorrisi e Canzoni.
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Il significato di Volevo essere un duro di Lucio Corsi
Lucio Corsi è tra i protagonisti sul palco dell'Eurovision Song Contest 2025. L'autore utilizza una ballad retta da piano e archi per raccontare una favola sulle aspettative enormi del futuro e sulla pressione da performance. Attraverso immagini come "invece che una stella, uno starnuto" o "le lune senza buche son fregature, perché in fondo è inutile fuggire dalle paure" viene preparato il terreno fertile per una morale controcorrente: "Vivere la vita è un gioco da ragazzi, io volevo essere un duro, però non sono nessuno, non sono altro che Lucio". Lucio Corsi ha raccontato così il brano: "Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come le pietre e perfetti come i fiori senza dirci che i fiori sono appesi a un filo. Parla anche del fatto che spesso è facile non divenire quello che si sognava essere. Sono poche le persone che possono dire di essere diventate ciò che sognavano da piccoli. E magari spesso non sarebbe stata neanche la via giusta. A volte sogniamo di essere qualcosa che non è tanto meglio da ciò che siamo".




