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“Solo” 17 anni per El Gordo, l’omicida di Federica Squarise

Una pena troppo lieve secondo la famiglia di Federica, la giovane barbaramente uccisa nel 2008 mentre stava trascorrendo le sue vacanze a Lloret de Mar, in Spagna. Il tribunale spagnolo ha riconosciuto all’uruguaiano reo confesso l’attenuante della collaborazione.
A cura di Susanna Picone
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"Solo" 17 anni per El Gordo, l'omicida di Federica Squarise

È arrivata la condanna per Victor Silva Diaza, l’uruguaiano meglio conosciuto come “El Gordo” che il 30 giugno del 2008 uccise la giovane Federica Squarise, la 23enne di San Giorgio delle Pertiche che si trovava a Lloret de Mar, in Spagna, in vacanza con un’amica. Il Collegio della Corte di Girona, in Spagna, ha condannato il 30enne, reo confesso dell’omicidio, a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Agli anni di reclusione va poi aggiunto un indennizzo di 160mila euro che l’omicida dovrà dare come risarcimento danni alla famiglia di Federica.

“ Secondo noi l'attenuante non era applicabile. ”
I genitori di Federica
Una pena troppo lieve secondo Agnese Usai, l’avvocato della famiglia Squarise, che avrebbe deciso di fare ricorso in Cassazione. “El Gordo” è stato infatti condannato per abuso sessuale a 18 mesi di reclusione ed a 16 anni per l’omicidio volontario ma gli è stata concessa l’attenuante della collaborazione. Proprio l’attenuante ha stupito il legale della famiglia di Federica che ha ricordato come l’omicida era inizialmente scappato e che solo quando è stato fermato e non aveva più scelta ha confessato il suo reato.

Tesi non concorde però con i giudici spagnoli secondo i quali invece la confessione di El Gordo sarebbe arrivata prima della formale comunicazione del fatto che era indagato. Da qui la decisione di rendere meno pesante la sua pena per cui se la Cassazione non ribalterà la sentenza del tribunale spagnolo El Gordo potrà uscire dal carcere già fra quattordici anni visti i tre già scontati in fase di indagine.

L’amarezza dei genitori e di Luca Zaia

Non solo la famiglia di Federica si è sentita tradita e dispiaciuta dalla notizia arrivata dalla Spagna ma anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha espresso tutta la sua amarezza e il suo sdegno per la sentenza emessa dal tribunale spagnolo:

Uno scandalo, anzi uno schifo. Hanno dato delle attenuanti a un assassino che con premeditazione feroce ha rapito e massacrato una ragazza. A nome di tutto il popolo veneto mi stringo alla famiglia.

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