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Uccisa in strada dall’ex, flashmob per Shani: “Nessun oblio sull’ennesimo corpo straziato di donna”

A distanza di una settimana dal suo femminicidio, i residenti di Portuense ricorderanno con un flash mob Dona Shantini Badde Liyanage, la donna uccisa a coltellate in strada dall’ex. L’iniziativa si terrà domani alle 11 in via Leonardo Greppi, luogo in cui Dona ha trovato la morte. La 40enne è la 24esima vittima di femminicidio in Italia dall’inizio del 2021.
A cura di Natascia Grbic
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Domani, sabato 5 giugno, sarà passata una settimana da quando Dona Shantini Badde Liyanage è stata uccisa dal suo ex compagno in strada a Roma, in zona Portuense. La donna è la 24esima vittima di femminicidio in Italia dall'inizio del 2021. Per ricordarla e far sì che il suo nome non sia dimenticato, i residenti del quartiere insieme alle attiviste di Non Una di Meno, Casa internazionale delle donne, Be Free e Tutto un altro genere, hanno organizzato un flash mob in via Greppi. "L’efferatezza del gesto, il luogo, l’ora, lasciano pensare che sia veramente tutto possibile, sempre, ovunque – scrive Non Una di Meno in un comunicato – Ma non possiamo lasciare queste strade deserte, non vogliamo che il silenzio e l’oblio inghiottano l’ennesimo corpo straziato di donna. Donna uccisa senza un motivo che la ragione possa veramente comprendere, contemplare: la negazione dell’agire e del pensare in quanto essere umano. Siamo nel 2021 e, semplicemente, ancora molte donne non sono libere di esprimere i propri sentimenti e la propria volontà, di decidere di allontanarsi da una persona quando lo ritengono necessario nel percorso della propria vita".

Violenza contro le donne: un problema strutturale

Non passa giorno senza che la cronaca non ci restituisca l'ennesimo caso di violenza contro le donne a opera di mariti, fidanzati, conviventi, ex o non ex. Casi che diventano noti solo quando la donna abusata decide di denunciare oppure quando le violenze avvengono alla luce del sole, catturando l'attenzione di qualche passante che chiama il 112. Ma sono ancora più numerose le situazioni di violenza che avvengono giornalmente all'interno delle mura domestiche e non sono denunciate. Violenze esercitate da uomini non per gelosia o per troppo amore, scuse tramite le quali provano a ‘giustificarsi', ma per vendetta e per una questione di possesso. "Tu sei mia, e se non lo vuoi più essere non sarai di nessun altro". La negazione della libertà di scelta e dell'autodeterminazione è alla base di questa violenza contro le donne, che non è più una questione emergenziale, ma strutturale. E con la quale la società non vuole ancora fare i conti.

Foto Welcome to Favelas
Foto Welcome to Favelas

Il femminicidio di Dona Shantini Badde Liyanage

Dona Shantini Badde Liyanage è stata uccisa a coltellate sabato 29 maggio in via Greppi, in zona Portuense a Roma. A sferrare gli oltre dieci colpi mortali è stato l'ex compagno, Fernando Basath Chandana Koralagamage. Ha aspettato che la donna uscisse dal supermercato dove era andata insieme ai due anziani che accudiva per aggredirla, e poi l'ha uccisa con un coltello da cucina. Da circa venti giorni aveva deciso di interrompere la relazione con lui. Invano i passanti hanno tentato di aiutare Dona Shantini, l'aggressione è stata fulminea e nessuno è riuscito a staccare il femminicida mentre sferrava i colpi mortali. Il 49enne è stato poi arrestato sul posto dagli agenti di Polizia, mentre la donna è stata portata d'urgenza in ospedale al San Camillo, dove è morta poco dopo l'arrivo. Qualche giorno dopo il suo arresto, Fernando Basath si è tolto la vita in carcere, impiccandosi nella sua cella.

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