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Roma, strappata bandiera arcobaleno durante la festa per la vittoria dell’Italia

Alcuni ragazzi hanno strappato la bandiera arcobaleno alla stazione metro Colosseo durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei. Per questo Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay, ha chiesto ad Atac di recuperare i video registrati dalla telecamera di sicurezza e di consegnarli alle autorità competenti.
A cura di Enrico Tata
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La denuncia arriva da Fabrizio Marrazzo, candidato sindaco di Roma e portavoce del Partito Gay per i diritti LGBT+: alcuni ragazzi hanno strappato la bandiera arcobaleno alla stazione metro Colosseo durante la notte dei festeggiamenti per la vittoria dell'Italia agli Europei di calcio. Per questo Marrazzo ha chiesto ad Atac di recuperare i video registrati dalla telecamera di sicurezza e di consegnarli alle autorità competenti: "Con i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia alcuni ragazzi, molto giovani, come evidenziano le foto, hanno vandalizzato i simboli Rainbow della metro Colosseo messi da Netflix per il mese del PRIDE a sostegno della nostra comunità LGBT+. Questo gesto di strappare le decorazioni Rainbow e buttarle sui binari è un gesto molto aggressivo, alla pari di bruciare una bandiera di una nazione per cancellarne l'identità, scene che in Paesi civili non dovrebbero vedersi", ha scritto Marrazzo sul suo profilo Facebook.

Il ddl Zan arriva oggi in Senato

Il candidato ha ribadito anche che questi episodi "come le aggressioni vanno combattuti prevenendo l'odio. Purtroppo il testo del DDLZAN che dovrebbe essere contro le discriminazioni verso le persone LGBT+ (lesbiche, gay, bisex e trans) con l’Articolo. 7 di fatto blocca ogni prevenzione contro l'omotransfobia nelle scuole, arrestando così la lotta all'omotransbifobia che le associazioni con fatica cercano di fare da anni". Come ha ribadito anche nel corso di un'intervista rilasciata a Il Giornale, Marrazzo ritiene che il disegno di legge Zan sia "una legge che affronta temi urgenti e che ha recepito istanze importanti e riprende molti articoli suggeriti anche da me, elaborati sulla base dell'esperienza maturata nei molti anni passati nel mondo dell'associazionismo LGBT, è utile ma deve marciare nella giusta direzione. Infatti, presenta criticità che vanno risolte per non risultare controproducenti, come l'art.4 che consente di definire malati ed inferiori le persone LGBT e l'art.7".

Il ddl Zan, tra l'altro, arriva oggi, 13 luglio, in Senato. Otto mesi fa è stato approvato dalla Camera, ma adesso la maggioranza è divisa. Se infatti Italia Viva e il gruppo delle Autonomie decidessero di votare con il centrodestra per introdurre nuove modifiche al testo, esso potrebbe tornare subito in commissione e la votazione verrebbe rinviata. L'inizio della discussione in aula è previsto per le 16.30.

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