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Ragazza di 23 anni uccisa da un pirata della strada: caccia a una Jeep nera, forse è un operaio

L’ipotesi è che la giovane sia stata investita da un uomo che dovesse attaccare al turno delle sei del mattino in fabbrica. Disposta l’autopsia.
A cura di Natascia Grbic
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La giovane di ventitré anni trovata morta ieri mattina sulla Cassino – Sora è stata identificata: si tratta di Dana Maria Zaharie, una ragazza di origini romene, senza fissa dimora, che la sera prima era andata all'ospedale in stato confusionale lamentando dei dolori addominali. Non si sa se avesse assunto sostanze stupefacenti o se avesse dei problemi mentali.

Non è stato possibile identificarla subito perché aveva lasciato i documenti al nosocomio, dal quale si era allontanata senza firmare la cartella e senza che i medici ne fossero a conoscenza. È molto probabile che quando è stata investita si stesse dirigendo nuovamente in ospedale: il corpo, infatti, è stato trovato a poche centinaia di metri dalla struttura.

I carabinieri che indagano sul caso hanno ascoltato alcuni giovani che vivevano con lei in alloggi di fortuna a Cassino. Dato che non hanno nulla a che vedere con la vicenda, sono stati rilasciati immediatamente.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, i militari sarebbero sulle tracce del pirata della strada che ha investito la 23enne. Si tratterebbe di un uomo alla guida di una macchina nera, forse una Jeep. L'ipotesi è che sia un operaio che a quell'ora del mattino si stava recando in fabbrica per il turno delle sei. Ipotesi, ovviamente, ancora da verificare.

La procura ha disposto l'autopsia sul corpo della ragazza, in modo da accertare con sicurezza le cause della morte, anche se ormai sembra assodato che sia stata investita. I traumi sul corpo, infatti, sono compatibili con un incidente stradale.

Non è chiaro se la ragazza stesse camminando sul ciglio o in mezzo alla strada. Fatto sta che il pirata non si è fermato, fuggendo e facendo perdere – per ora – le sue tracce.

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