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Protesta shock di un bar a Roma per le bollette ‘monster’: manichino impiccato in vetrina

Come tantissimi ristoratori e proprietari di bar e locali, i titolari dell’esercizio commerciale hanno ricevuto una bolletta salatissima dovuta ai rincari dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.
A cura di Enrico Tata
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"È arrivata la bolletta", è la scritta disegnata su un cartello appeso a un manichino impiccato che si trova in una vetrina di un bar di Roma. Come tantissimi ristoratori e proprietari di bar e locali, i titolari dell'esercizio commerciale hanno ricevuto una bolletta salatissima dovuta ai rincari dei prezzi dell'energia elettrica e del gas: addirittura 2600 euro rispetto ai 900 euro spesi in media prima degli aumenti. Dovranno in pratica versare il triplo dei soldi. Avevano già utilizzato quei manichini contro le chiusure per il Covid e la proprietaria ha deciso di riutilizzarli per questa nuova protesta.

"Vogliamo sensibilizzare le persone – spiega la proprietaria del negozio, Laura Ramoni – la bolletta della luce è arrivata triplicata, 2600 euro rispetto ai 900 euro di prima. Già il covid ci ha buttati a terra, ora ci sono questi aumenti, e la bolletta è solo uno dei tanti. Non ce la facciamo più a far fronte a queste spese: ho già dovuto licenziare due ragazzi per provare a stare a galla".

Caffè e cappuccino sono già aumentati di dieci centesimi. "Non ci risolve nulla – continua – ma serve anche a far capire alle persone cosa stiamo vivendo, anche se non è un aumento eccessivo ovviamente".

"Il futuro è nero. Adesso chiamerò l'Acea per farmi rateizzare le bollette, non so se sia possibile ma non voglio chiudere, ho aperto questo bar con molti sacrifici. Finché ce la faccio vado avanti".

Come detto, è una situazione in cui si trovano moltissimi esercenti e a preoccupare non sono solo le bollette, ma anche l'aumento del costo delle materie prime (che spesso significa per i bar e i ristorante aumentare i prezzi del menu per i clienti). Il presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, Claudio Pica, ha dichiarato che per venire incontro alle esigenze degli esercenti si potrebbe sospendere il pagamento della tassa sui rifiuti: "Sarebbe un provvedimento virtuoso e di sostegno, almeno in parte, per le Pmi capitoline'. Accogliamo positivamente l'idea da parte dell'assessore al Commercio Lucarelli di prevedere un abbassamento della Tari per mitigare il caro bollette. Siamo stati i primi a intervenire sul tema all'indomani dei rincari straordinari di luce e gas, chiedendo proprio un tavolo di confronto con le istituzioni capitoline e regionali"

Tra le filiere più colpite, conferma Pica, ‘"c'è il comparto ristorazione e bar a cui si aggiunge anche l'aumento dei costi delle materie prime. Un salasso che ad ottobre rischia di portare alla chiusura migliaia di aziende, con gravi ripercussioni sulla tenuta occupazionale". Confesercenti chiede al Campidoglio, come detto, di sospendere il pagamento della Tari e di "rivedere la delibera relativa al canone unico sull'occupazione di suolo pubblico nonché uno sconto ulteriore sui canoni degli ultimi mesi del 2022".

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