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Prende a pugni in faccia un medico al pronto soccorso di Civitavecchia: arrestato aggressore

Queste aggressioni, denuncia la direttrice generale dell’Asl Roma 4, minano “la qualità delle prestazioni e dunque anche la salute stessa degli assistiti, oltre a colpire una delle categorie più provate dal Covid”.
A cura di Natascia Grbic
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Un medico è stato aggredito sabato 27 agosto al pronto soccorso dell'ospedale di Civitavecchia. L'episodio, "il 15 esimo dall'inizio dell'anno, e il secondo nelle ultime due settimane", è avvenuto nel pomeriggio ed è stato reso noto dalla direttrice generale dell'Asl Roma 4, Cristina Matranga.

Il medico aggredito, spiega Matranga, "uno dei più esperti peraltro", è stato colpito con un pugno al viso. "Nemmeno la postazione fissa di un vigilantes in pronto soccorso è evidentemente riuscita a scoraggiare le aggressioni, che si susseguono con frequenza allarmante. Proprio in questi giorni la direzione aziendale sta affrontando il fenomeno, mettendo in campo anche progetti e soluzioni logistiche che possano prevenire ed evitare le aggressioni, e ciò lo si sta facendo anche ascoltando gli utenti che ci contattano sui canali social". L'aggressore è stato immediatamente arrestato dalle forze dell'ordine presenti sul posto.

Queste aggressioni non permettono al personale di lavorare in un clima sereno. Ciò porta a minare "la qualità delle prestazioni e dunque anche la salute stessa degli assistiti, oltre che colpire una delle categorie più provate dal Covid, rendendo ancora più ardua se non drammatica la vita di chi lavora in Pronto soccorso e che, nonostante tutto, continua ad accogliere ed a curare".

La Asl Roma 4 ha denunciato l'aggressione e si costituirà parte civile al processo. A esprimere solidarietà al medico aggredito, anche l'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato. "Basta aggressioni ai medici, giù le mani dai camici bianchi – ha dichiarato – Ora basta, chiederò un incontro al Prefetto per contrastare queste aggressioni e sosterremo la Asl come parte civile nella denuncia per violenza. Non c'è giustificazione alcuna di fronte alle aggressioni queste persone violente non meritano alcuna indulgenza".

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