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Operaio morto alla Farnesina: ipotesi incidente per recuperare il telefono dal tetto dell’ascensore

Una delle ipotesi è che l’operaio, dopo aver lavorato alla manutenzione dell’ascensore, non abbia inserito nuovamente il blocco pensando di poter recuperare velocemente il telefono dimenticato sul tetto della cabina.
A cura di Natascia Grbic
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Fabio Palotti potrebbe essere morto per aver tentato di recuperare il telefonino dimenticato sul tetto dell'ascensore. Questo uno dei possibili scenari ipotizzati dagli inquirenti e riportato da Il Corriere della Sera. Il condizionale è d'obbligo, le indagini sono ancora in corso e sono diversi gli elementi in fase di valutazione. Una delle ipotesi è che l'operaio 39enne, dipendente da oltre dieci anni alla Smae di Casal Monastero, sia tornato nel vano dopo le operazioni di manutenzione per riprendere il telefono dimenticato sul tetto della cabina. Per fare questa operazione di breve durata non avrebbe attivato il meccanismo di blocco, come fatto invece mentre stava lavorando alla manutenzione. A quel punto qualcuno avrebbe chiamato l'ascensore che lo ha schiacciato, uccidendolo sul colpo. Purtroppo inutili le grida di aiuto del ragazzo: anche se all'esterno sono state udite, nessuno avrebbe potuto fare nulla per lui. La morte, infatti, è arrivata immediatamente.

Operaio morto alla Farnesina: sospeso appalto alla Smae

L'appalto alla Smae di Casal Monastero è stato intanto sospeso. L'Asl Roma 1 avrebbe riscontrato delle irregolarità su alcuni documenti, firme riguardo la formazione del personale, per le quali l'azienda dovrà pagare una multa. Si tratterebbe di mancanze che non hanno a che fare con l'incidente costato la vita a Palotti, ma che dovranno essere comunque verificate. Continuano comunque gli accertamenti relativi alle misure di sicurezza, per verificare se abbiano inciso su quanto accaduto. La procura indaga per omicidio colposo, al momento verso ignoti. Nei prossimi giorni sarà ascoltato il dirigente che si occupa della sicurezza: si vuole capire come mai nessuno abbia cercato l'operaio alla fine dell'orario di lavoro, nonostante avesse un badge come ospite e il suo documento d'identità fosse rimasto all'ingresso del ministero degli Esteri.

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