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Omicidio Gloria Pompili, la sentenza di Cassazione: vent’anni di carcere per zia e compagno

Vent’anni di carcere per omicidio volontario aggravato è la condanna definitiva della Suprema Corte di Cassazione nei confronti dei due responsabili della morte di Gloria Pompili. Loide De Prete e Saad Mohamed Elesh Salem sono ritenuti responsabili di averla massacrata di botte fino ad ucciderla.
A cura di Alessia Rabbai
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Gloria Pompili (Facebook).

La Suprema Corte di Cassazione ha condannato a vent'anni di carcere la zia e il compagno di Gloria Pompili. Loide De Prete e Saad Mohamed Elesh Salem sono ritenuti responsabili di omicidio volontario aggravato, per aver picchiato la ventitreenne davanti ai sui figli piccoli, fino ad ucciderla, perché aveva provato a ribellarsi ai suoi aguzzini. Il verdetto definitivo è arrivato nel pomeriggio di ieri, martedì 11 maggio, a quattro anni di distanza dal delitto che si è consumato a Prossedi, in provincia di Latina. I giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla difesa e hanno accolto la condanna stabilita dalla Corte d'Assise D'Appello, ponendo fine al processo che in primo grado aveva visto i due imputati condannati a ventiquattro anni, come richiesto dal sostituto procuratore Carlo Lasperanza, mentre hanno assolto con formula piena Hady Saad Mohamed, marito di Gloria, nei confronti del quale pendeva l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Si chiude così la drammatica vicenda che ha scosso la provincia pontina.

L'omicidio di Gloria Pompili

I fatti che hanno portato all'omicidio della giovane Gloria risalgono al 2017. Come è emerso in sede d'indagine, zia e compagno con i quali conviveva insieme ai suoi due figli piccoli, la costringevano a prostituirsi, portandola con l'auto nei pressi di Nettuno e lasciandola sulla strada tutto il giorno per esercitare l'attività di meretricio. Quando la sera andavano a riprenderla le rubavano tutti i soldi ottenuti dalle prestazioni sessuali che intratteneva con i clienti. Maltrattamenti e violenze che sono culminati nell'omicidio, consumatosi il 23 agosto di quattro anni fa, quando i suoi due aguzzini l'hanno massacrata di botte fino ad ucciderla in un'area di sosta a ridosso di un hotel, su via dei Monti Lepini. L'autopsia effettuata dal medico legale sulla salma della ventitreenne ha rivelato come a causarne la morte siano state le percosse ricevute, talmente violente da procurarle gravi ferite interne. Gloria quel giorno aveva infatti provato a ribellarsi contro le continue angherie alle quali veniva sottoposta, ma trovandosi da sola non ci è riuscita.

La mamma di Gloria Pompili: "Voleva ribellarsi, l'hanno fatta fuori"

In un'intervista rilasciata a Fanpage.it la mamma di Gloria, Carmela Del Prete, aveva detto: "Mia figlia non era una prostituta, era una brava mamma. Quella gente l'ha obbligata – ha detto la mamma – Voleva ribellarsi e l'hanno fatta fuori". La madre di Gloria ha spiegato come da tempo non sapesse più nulla di sua figlia: "Per anni ha vissuto insieme a me, poi si è trasferita dalla zia. Da quel momento, non l'ho più vista". Gloria ha avuto il primo figlio a soli sedici anni e un matrimonio interrotto dalla reclusione in carcere del marito.

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