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Maxi rave di Valentano: 300mila euro di danni, l’unico responsabile però è nullatenente

Non è soddisfatto il proprietario dei terreni, Piero Camilli, che ha citato in sede civilistica il ministero dell’Interno. Il processo comincerà il 9 marzo 2023.
A cura di Natascia Grbic
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Trecentomila euro: questo quanto richiesto da Piero Camilli, proprietario dei terreni dove lo scorso anno si svolse il rave di Viterbo, come risarcimento danni. Una cifra elevata, a carico però di una persona sola: si tratta di A. K., un cittadino albanese di 34 anni, accusato di invasione di terreni. Si tratta dell'unica persona citata in giudizio per il rave, che si svolse durante la settimana di Ferragosto 2021 e che portò migliaia di persone nell'area vicina al lago di Mezzano. Secondo le prime informazioni però A. K. sarebbe nullatenente. Il 34enne è attualmente recluso nel carcere di Frosinone: per unirsi al rave, aveva violato le misure cautelari cui era già sottoposto, motivo per il quale il giudice ha deciso di inasprirle chiedendone il fermo in carcere.

La prima udienza del processo è prevista tra un anno, il 9 marzo 2023. Non è soddisfatto il proprietario dei terreni, Piero Camilli, che ha denunciato danni per 300mila euro. "Mi hanno detto che sarò persona offesa nel procedimento contro una sola persona, un albanese che si trova in galera a Frosinone – ha dichiarato all'Agi – ma c'erano diecimila persone, io dovrei rifarmi soltanto su di lui?". Camilli ha citato in via civilistica anche il ministero dell'Interno, chiedendo che siano le istituzioni a pagare. "Se non si riescono a identificare i responsabili allora dovrebbe risarcirmi lo Stato".

Il rave nel comune di Valentano, in provincia di Viterbo, aveva portato nei terreni adiacenti il lago di Valentano migliaia di persone da tutta Europa. Organizzato nella settimana di Ferragosto, aveva sollevato moltissime polemiche, legate sia al luogo dove era stato organizzato, in un'area protetta, sia alla pandemia da coronavirus ancora in corso. Nelle settimane successive, non ci fu però nessun aumento di casi covid legati al rave. Le operazioni di sgombero si conclusero senza incidenti il 19 agosto. Migliaia di persone furono identificate: il 9 marzo 2023 l'inizio del processo, nei confronti di una sola persona accusata di invasione di terreni.

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