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Marta Russo uccisa alla Sapienza 26 anni fa, il messaggio online: “Ricordatemi attraverso la verità”

“Domani non si parlerà di me, ma di uno sparo, di un assassino e un complice che negano le proprie responsabilità”: questo quanto scritto nella pagina ufficiale di Marta Russo, uccisa con un colpo di pistola alla Sapienza 26 anni fa e morta 5 giorni dopo in ospedale.
A cura di Beatrice Tominic
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"Vivo per difendere la mia memoria": così si presenta su Facebook la pagina intitolata a Marta Russo, la studente di giurisprudenza raggiunta da un colpo di pistola il 9 maggio di 26 anni fa nell'università in cui studiava, La Sapienza di Roma e morta cinque giorni dopo in ospedale. Proprio ieri, ad un giorno dall'anniversario di quella tragica giornata, in quella stessa pagina sono state pubblicate poche righe per ricordare quanto accaduto. A parlare è la stessa Marta che chiede di essere ricordata.

Dopo la pista del terrorismo, nel 2003 è stato condannato l'assistente universitario di filosofia del diritto, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro: il primo per omicidio colposo aggravato, accusato di aver sparato da quella finestra dell'edificio di Lettere, il secondo per favoreggiamento personale. Ii tutti questi quasi trenta anni, però, entrambi si sono sempre detti innocenti. È anche a loro che fa riferimento immediatamente Marta Russo nel messaggio fittizio pubblicato ieri sera dalla sua pagina.

Le parole di Marta Russo nel suo profilo ufficiale

"Domani non si parlerà di me. Si parlerà di uno sparo, di un assassino e un complice che negano le proprie responsabilità. Si parlerà di quella ragazza strappata alla vita nel fiore dei suoi anni. Si parlerà e soprattutto parleranno tante persone che non ho mai conosciuto – esordisce nelle prime righe – Torneranno a parlare di "mistero" per fare due o qualche milione di click sui propri articoli. Proveranno a vendere libri o a farvi ascoltare podcast. Rilasceranno dichiarazioni cercando di alimentare dubbi per scaldare le platee, animare le discussioni e uccidermi, così, una seconda volta".

Dopo il lungo avvertimento, spiega perché ha deciso di giocare d'anticipo, pubblicando questo post con quelle che sembrano essere le istruzioni idonee su come vivere questa giornata: "Allora stasera parlo io e vi racconto di una ragazza come tante, che aveva molti sogni per la testa, le proprie paure e passioni, amori e amicizie. E che ha sorriso fino all'ultimo istante, proprio come sorridevo in questa foto dove il futuro era ancora tutto mio, prima che qualcuno decidesse di togliermelo. Statemi vicini, perché domani è un giorno che va ricordato, ma nel modo giusto: attraverso la verità".

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