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Le sentinelle dei monopattini elettrici: “Il nostro compito è parcheggiarli correttamente”

Per contrastare vandalismo e parcheggio selvaggio di monopattini elettrici a Roma, la società Bird ha stretto una collaborazione con la compagnia di corrieri ecologici Corro, che si occupano di recuperare e ridistribuire i mezzi abbandonati. Ecco come lavorano le sentinelle dei monopattini che garantiscono decoro e sicurezza.
A cura di Francesco Muccino
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I mezzi elettrici in sharing sono un'utile risorsa per muoversi con maggior rapidità per le strade di grandi metropoli come Roma, ma la frequenza di atti vandalici su biciclette e monopattini rende difficoltoso usufruire del servizio. Per contrastare vandalismo e parcheggio selvaggio, la multinazionale Bird, dallo scorso 30 maggio presente nella Capitale con oltre mille monopattini elettrici, ha stretto una collaborazione con Corro, compagnia di corrieri ecologici, per garantire la manutenzione e la distribuzione dei mezzi, riposizionandoli nelle aree principali della città attraverso cargobike.

"In una città bellissima come Roma, con delle piazze storiche, è molto importante evitare l'ingombro, per questo noi abbiamo fatto un accordo con Corro", dice con soddisfazione Cristina D'Onofrio, general manager di Bird Italia, facendo notare che i dipendenti di Corro "vanno in giro tutto il giorno riposizionando monopattini che sono o parcheggiati male o lasciati in zone dove non si potrebbero lasciare". La manager elogia l'operato dei corrieri: "Riescono a coprire una grandissima area di Roma in poco tempo. Se c'è un monopattino parcheggiato male o se c'è qualche problema, loro riescono ad arrivare in meno di 15 minuti per aggiustare la situazione".

Luca Arcangeli, dipendente di Corro, descrive nel dettaglio come funziona il lavoro per Bird, che consiste in due mansioni: "Una è distribuire la nostra flotta, che ci impegna nel prendere, caricare e distribuire questi mezzi, mentre il secondo impegno, quello più importante, è il riposizionamento e il controllo di tutti i Bird sulle zone calde di Roma".

Un compito non sempre semplice da eseguire, come rivela Arcangeli. "Abbiamo dei mezzi dispersi, sicuramente qualcosa sarà all'interno del fiume", spiega raccontando anche di un monopattino abbandonato presso una pista ciclabile: "Era proprio dentro dei cespugli, quindi era quasi introvabile". Ma le difficoltà non frenano l'impegno, in quanto l'obiettivo è di "rendere la città un pochino più pulita dagli utenti che lasciano i monopattini in maniera disordinata".

Per difficoltà simili altre aziende hanno abbandonato lo sharing romano, ma Bird non demorde: "Roma in tre mesi è diventata una delle nostre migliori città a livello globale, è fantastica per la micromobilità", conclude D'Onofrio.

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