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Il Covid chiude il Mercato Centrale di Roma, i clienti: “Torneremo più affamati di prima”

“Torneremo a trovarvi più affamati di prima” è uno dei messaggi di solidarietà dei clienti rivolti a gestori e dipendenti del Mercato Centrale di Roma, che ha chiuso a partire dalla domenica scorsa 1 novembre. La decisione è stata presa a seguito della crisi provocata dall’emergenza coronavirus. “Ci abbiamo messo il cuore, ma chiudiamo per aspettare il momento giusto per riaprire”.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto Facebook del Mercato Centrale di Roma
Foto Facebook del Mercato Centrale di Roma

Da domenica 1 novembre ha chiuso il Mercato Centrale di Roma in via Giolitti 36. A far abbassare le serrande degli esercizi commerciali presenti la situazione conseguente all'emergenza coronavirus. Dalla caffetteria, all’Orient Express Sushi fino a il Pane e i Dolci di Gabriele Bonci e il Trapizzino di Stefano Callegari, gestori e dipendenti salutano i clienti fino a data da destinarsi. "Ci sono scelte difficili da fare: ci abbiamo messo il cuore, ma chiudiamo per aspettare il momento in cui il Mercato possa essere vissuto nella sua essenza e torni ad essere un luogo in cui stare insieme, come abbiamo sempre fatto – si legge in un post che ha intristito tantissimi utenti, clienti di passaggio e abitudinari, pubblicato sulla pagina Facebook del Mercato Centrale di Roma – Grazie ai nostri artigiani, che sono l’anima del progetto e che non si sono mai fermati, nemmeno di fronte a una sfida così importante. Grazie al nostro staff, che ha saputo reagire con coraggio ed ottimismo, anche in un momento di difficoltà. Grazie per i vostri sorrisi: li abbiamo visti, uno per uno, anche se nascosti dalle mascherine. E non vediamo l’ora di rivederli, speriamo prestissimo".

I messaggi di solidarietà al Mercato Centrale di Roma che ha chiuso

Ha presa la notizia della chiusura del mercato Centrale di Roma, resa nota nei giorni scorsi, sono tantissimi i messaggi di solidarietà di romani, lavoratori, pendolari e turisti, che esprimono la loro solidarietà nei confronti del lavoratori. Alessandro scrive: "L'epidemia purtroppo ha sconvolto le abitudini, spero che quando arriverà la riapertura sarete gli stessi e più forti di prima". "La momentanea lontananza, necessitata e globale, sia segno di più stretta e solida amicizia tra qualche mese" è il messaggio di Gianluca, mentre Michela promette: "Torneremo a trovarvi più affamati di prima!".

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