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“Il cane è nostro, ridaccelo” e accoltellano un 19enne che finisce in prognosi riservata

Hanno mandato un coetaneo in ospedale in prognosi riservata due ragazzi di 18 e 19 anni che i carabinieri hanno arrestato per tentato omicidio. La lite nata per un cane è culminata con un accoltellamento.
A cura di Alessia Rabbai
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Hanno accoltellato un diciannovenne colpendolo con fendenti diretti in diverse parti del corpo e lo hanno lasciato a terra in una pozza di sangue. I fatti sono accaduti in via Virgilio nel comune di Cassino, in provincia di Frosinone, lo scorso sabato 27 novembre. Per il ferimento i carabinieri hanno arrestato due coetanei di diciotto e diciannove anni, già conosciuti alle forze dell'ordine e con precedenti, che dovranno rispondere dei reati di tentato omicidio, tentata rapina, porto abusivo di armi e lesioni aggravate. L'aggressione avrebbe come motivazione la lite per un cane. Secondo le informazioni apprese il ragazzo si trovava in strada quando i due si sono avvicinati, dicendogli insistentemente "i cane è nostro, ridaccelo". Il diciannovenne si è però rifiutato, così hanno estratto un coltello e lo hanno colpito in diverse parti del corpo. La scena non è però passata inosservata a residenti e passanti, che hanno dato l'allarme, chiamando il Numero Unico delle Emergenze 112 e chiedendo l'intervento urgente di un'ambulanza.

Diciannovenne accoltellato è in prognosi riservata

Subito dopo compiuta l'aggressione i due ragazzi sono scappati, dandosi alla fuga e facendo temporaneamente perdere le proprie tracce. Sul posto ricevuta la telefonata d'emergenza, è arrivato il personale sanitario in ambulanza, che ha soccorso il ferito e lo ha trasportato con urgenza al vicino ospedale Santa Scolastica di Cassino. Arrivato al pronto soccorso il paziente è stato affidato alle cure dei medici che lo hanno sottoposto agli accertamenti necessari al caso e, date le sue condizioni parse subito gravi, lo hanno ricoverato con prognosi riservata. Al momento non si esprimono in merito all'esito del loro intervento. I carabinieri sono riusciti a risalire all'identità dei due aggressori, che sono finiti in manette e condotti nelle camere di sicurezza, in attesa di comparire davanti all'Autorità Giudiziaria, mentre l'arma bianca, il coltello utilizzato per ferire la vittima, è stato ritrovato nascosto all'interno di un cespuglio.

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