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Giornata mondiale della pizza, la storia della pinsa romana e la ricetta di Gabriele Bonci

Roma il 17 gennaio festeggia la Giornata internazionale della pizza con la tradizionale pinsa. Ecco la ricetta di Gabriele Bonci.
A cura di Alessia Rabbai
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Credit: Visit Lazio
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Oggi è la Giornata internazionale della pizza, Roma la festeggia con la tipica pinsa romana. Il 17 gennaio infatti la tradizione culinaria italiana celebra la ricorrenza, preparando impasti che variano di città in città, dalla pizza alta e morbida napoletana a quella più sottile e croccante a Roma e Milano. A differenza della classica pizza, la pinsa ha forma allungata viene preparata utilizzando una diversa quantità di acqua, con una percentuale minore di lievito il che la rende più digeribile e meno calorica. Il minimo comun denominatore è sempre il gusto. Anche per la pinsa romana ce ne sono tantissimi tipi, che vanno dalla classica margherita all'uso ingredienti di ogni genere: mortadella burrata e pistacchi; noci, fici e gorgonzola, pesto, salsiccia e bufala, senza dimenticare le versioni vegetariane e vegane.

La pinsa, termine che deriva dal participio passato latino ‘pinsum' (o pistum) dal verbo pinsere, che significa schiacciare, macinare, pestare, nasce nell'antica Roma. Considerata una sorta di ‘antenata della pizza',  è tornata alla moda grazie al recupero della ricetta, che la rende davvero unica nel suo genere. Vediamo la versione di Gabriele Bonci, una delle più famose della pinsa romana.

Pinsa romana: la ricetta di Gabriele Bonci

La ricetta della pinsa romana di Gabriele Bonci è facile da preparare e serve mezz'ora. Le caratteristiche di questa versione rispetto alla classica pizza da fare in casa sono fondamentalmente nell'impasto, altamente digeribile, ben alveolato, ad alta idratazione, con una lievitazione di 24 ore e poco lievito. Nella preparazione vengono utilizzati ingredienti genuini, facili da trovare e che la maggior parte delle persone ha in casa.

Ingredienti: per il pre-impasto servono 3 grammi di lievito di birra disidratato o 7 grammi di lievito di birra fresco; 350 grammi di acqua; 10 grammi di zucchero di canna; 300 grammi di farina di tipo 1 per pizza. Unire gli ingredienti, facendo sciogliere il lievito e mescolare bene. Per l'impasto sono 15 grammi di olio extravergine d'oliva, 200 grammi di farina tipo 1 per pizza e 12 grammi di sale. Per la lievitazione servono 500 grammi di acqua, 30 grammi di succo di limone, olio extravergine di oliva q.b.

Procedimento: Unire gli ingredienti, facendo sciogliere il lievito e mescolare bene. Setacciare la farina, aggiungere sale ed olio, impastare e trasferire l'impasto su un piano di lavoro oliato. Piegare la pasta su se stessa più volte verso l'interno a distanza di 15 minuti tra una piega e l'altra. Trasferire l'impasto in una ciotola oliata, coprirlo con una pellicola e mettere il tutto in frigorifero per una notte (dovrà lievitare circa 20 ore). Ripassare l'impasto nella semola rimacinata di grano duro q.b., completare con la passata di pomodoro condita (olio, sale e origano), olio extravergine di oliva q.b. o aggiungere altri ingredienti a piacere. Infornare a 220 °C per circa quindici minuti.

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