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Disabile 12enne picchiata in diretta Instagram, identificati 20 minori, 4 la pestavano

Sono stati identificati i componenti del branco, circa 20 minorenni, che il 2 aprile scorso hanno aggredito una 12enne disabile in un parco al Nuovo Salario, a Roma; tra loro anche le quattro bulle accusate del pestaggio, ripreso con un telefonino e pubblicato su Instagram. La madre di una di loro, intervistata da Il Messaggero, ha chiesto pubblicamente scusa.
A cura di Nico Falco
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I carabinieri hanno identificato i 20 ragazzini che facevano parte del branco che, il 2 aprile scorso, ha aggredito una 12enne disabile in un parco pubblico al Nuovo Salario, a Roma; tra i giovanissimi, molti dei quali si sono limitati ad assistere o a incitare, anche le quattro accusate di avere picchiato la vittima, costringendola a una corsa in ospedale con prognosi di 20 giorni. Sono tutti minorenni, abitano nei dintorni. Durante il pestaggio alcuni avevano anche girato un video, che poi era stato pubblicato su Instagram.

Stando a quanto ricostruito la 12enne, quel 2 aprile, era nel parco insieme alla madre; quando quest'ultima si sarebbe allontanata, a quanto pare per una manciata di minuti, sarebbe scattata l'aggressione: un'altra ragazza avrebbe spinto la 12enne, facendola cadere, poi sarebbero arrivati gli altri che, come si vede nel video sui social, l'hanno circondata, derisa e picchiata. Il pestaggio era stato fermato da alcuni passanti, che avevano bloccato tre delle giovanissime che si stavano accanendo sulla 12enne. La madre della vittima, arrivata poco dopo, l'aveva portata in ospedale, dove i medici le avevano diagnosticato contusioni ed escoriazioni giudicate guaribili nel giro di 20 giorni. I genitori della ragazzina si erano rivolti al Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop ed avevano presentato una denuncia per lesioni e stalking; la Procura dei Minori aveva aperto un'inchiesta.

La madre della vittima, intervistata da Il Messaggero, ha raccontato quei terribili momenti, soffermandosi su quello che pare essere stato l'obiettivo del branco: girare un video da pubblicare su Instagram per ottenere qualche like. Proprio quelle immagini, di contro, hanno però aiutato i carabinieri nell'identificazione dei componenti. Oggi lo stesso quotidiano ospita l'intervista alla madre di una delle ragazze accusate del pestaggio, che chiede pubblicamente scusa; "Sono sconvolta, frastornata, ho smesso di vivere, non ho parole, – dice – penso solo all'altra famiglia, voglio sapere come sta la ragazzina".

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