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Perché le nuove regole sulla Ztl Fascia Verde di Roma potrebbero cambiare e cosa c’entra l’No2

Perché sono state introdotte le nuove regole sulla Ztl Fascia Verde di Roma? Per l’assessore Patanè si tratta di un problema di salute, non di traffico: “Noi sappiamo che ci sono problemi di trasporti pubblici, specie in periferia, ma qui parliamo di salute, non parliamo di trasporti”.
A cura di Enrico Tata
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Per i divieti d'accesso alla nuova Ztl Fascia Verde di Roma, che entreranno in vigore a partire da novembre, il sindaco Gualtieri sta ricevendo critiche da destra ma anche dalla maggioranza. Troppe auto coinvolte, il trasporto pubblico non funziona come dovrebbe per garantire l'addio alla mobilità privata e la misura colpisce, di fatto, le fasce più povere della popolazione: queste le motivazioni di chi protesta. Domani è in programma una manifestazione in Campidoglio e la petizione lanciata dalla Lega ha superato ormai le 75mila firme. Gualtieri ha promosso l'istituzione di un tavolo tecnico per trovare soluzioni e modificare i nuovi divieti.

Perché Gualtieri ha introdotto nuove regole sulla Ztl Fascia Verde

Ma perché sono state state introdotte queste nuove regole d'accesso alla Ztl? Intervenendo alla seduta dell'assemblea del Municipio XV, l'assessore Capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha ricordato che si tratta non di un problema di traffico, ma di salute: "È una questione di salute: la devi fare. Nessuno si vuole beccare una denuncia penale per non averla fatta. Noi sappiamo che ci sono problemi di trasporti pubblici, specie in periferia, ma qui non parliamo di trasporti. Mia nonna diceva: la prima cosa è la salute, ora la prima cosa è la macchina. Questo è un provvedimento di salute pubblica non di mobilità e abbiamo perfettamente chiaro il problema sociale".

A Patanè ha risposto l'assessora all'Ambiente della Regione Lazio, Elena Palazzo, che ha dichiarato: "La Regione Lazio si è già resa disponibile ad analizzare ogni proposta seria proveniente dal Comune che salvaguardi il contenimento delle emissioni e il diritto dei nostri cittadini a non essere penalizzati da una politica cittadina assente da troppi anni”.

L'obiettivo del piano, ha ricordato l'assessora, è quello di garantire e tutelare la salute dei cittadini, stabilendo dei limiti per le emissioni nocive: "A questo punto Roma si assuma le proprie responsabilità e così come è previsto dalle norme tecniche di attuazione del Piano in alternativa alla deroga delle limitazioni previste dall’art. 24 avanzi delle proposte di misure compensative che la Regione valuterà e validerà attraverso i propri uffici tecnici".

Come saranno modificate le regole sull'accesso alla Fascia Verde

Patanè ha aperto a una modifica delle nuove regole. Queste, ha spiegato, dovranno "Le modifiche dovranno essere accompagnate da incentivi che speriamo possano aiutare le persone. Il punto fondamentale è che ci sono tanti cittadini in difficoltà che non possono cambiare la loro vettura. Su questo sta la vera iniquità, cioè tra chi può e chi non può cambiare la macchina. Non tra centro e periferia, perché la fetta più grande di veicoli che non rispettano i limiti è nel centro di Roma".

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Le multe dell'Europa per il Biossido d'Azoto

Il 12 maggio 2022, in effetti, la Corte di Giustizia Europea ha sanzionato l'Italia perché il nostro Paese non ha provveduto affinché non fosse superato, "in modo sistematico e continuato, il valore limite annuale fissato per il biossido di azoto (NO2)". Il problema riguarda anche il "conglomerato di Roma". Tutte le giustificazioni presentate, come la difficoltà legata a fattori socio-economici, la tendenza al ribasso dei valori di biossido d'Azoto, le tradizioni locali, sono state giudicate non valide.

Insomma, l'Italia e Roma nello specifico hanno dovuto presentare soluzioni per abbattere in breve tempo le emissioni di No2. "Queste misure sono state adottate per mettere fine alle multe comminate dall'Europa all'Italia. Dai primi approfondimenti fatti, le caldaie non incidono: perché al 95% sono a metano. Mentre il 59% della produzione del biossido di azoto è dato dal trasporto privato. Le misure contenute nel piano della qualità dell'aria della Regione ci fanno abbassare gli sforamenti dell'11%, rientrando così nei limiti di biossido di azoto e pm10", ha spiegato ancora Patanè.

"La valutazione sulla qualità dell'aria è scientifica. Sull'NO2 il limite è 40 mg per metro cubo di media annuale. Noi stiamo, su alcune centraline, quasi al doppio". In altre parole: per abbattere le emissioni occorre limitare la circolazione delle automobili private più inquinanti.

Cos'è il biossido d'azoto e perché è nocivo alla salute

Il biossido di azoto NO2, si legge in un documento dell'Arpa Lazio, è un gas irritante per le mucose e può contribuire all'insorgere "di varie alterazioni delle funzioni polmonari: bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare. Prolungate esposizioni, anche a basse concentrazioni, provocano una drastica diminuzione delle difese polmonari con conseguente aumento di rischio di affezioni alle vie respiratorie".

Secondo uno studio italiano pubblicato su Environmental Health Perspectives che riguarda proprio l'inquinamento dell'aria a Roma, "esiste un incremento del rischio di mortalità per cause non accidentali, cardiovascolari, malattie ischemiche del cuore e tumore al polmone all’aumentare dell’esposizione ben al di sotto dalle soglie utilizzate dall’Unione Europea".

Stando  ai dati elaborati nel 2021 dagli epidemiologi del Dipartimento di Epidemiologia del Sistema Sanitario della Regione Lazio, l’esposizione a concentrazioni superiori di biossido di azoto superiori alla soglia di 20 µg/m3 ha a che fare con il 6,2 per cento delle morti che avvengono a Roma ogni anno.

Tuttavia, occorre aggiungere, che nello stesso documento Arpa menzionato in precedenza viene evidenziato che nel corso degli ultimi anni le emissioni di No2 nel Lazio, e nello specifico anche a Roma, si sono notevolmente ridotte.

Concentrazione di Biossido d'Azoto No2 nel Lazio
Concentrazione di Biossido d'Azoto No2 nel Lazio
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