Cane morto alla catena lasciato a decomporsi, altri 3 in fin di vita: denunciati un uomo e una donna

Lasciavano i loro cani legati alla catena senza cibo né acqua. Gli animali erano ricoperti dai loro escrementi, che non venivano mai rimossi: tristi, impauriti, spaventati, assetati e affamati. Un vero e proprio incubo, una crudeltà indicibile operata da un uomo e una donna di Fondi, che sono stati denunciati dai carabinieri della Stazione forestale di Fondi per maltrattamenti di animali. L'episodio è avvenuto a Monte San Biagio, in provincia di Latina. Una storia tremenda di crudeltà verso gli animali, di quelle che non dovrebbero mai capitare, e che invece ancora oggi succedono in ogni parte d'Italia.
A fare la scoperta sono stati i carabinieri della stazione di Fondi insieme al personale veterinario dell'Ausl locale, che dopo una breve indagine hanno accertato la presenza in un terreno privato di un cane legato a catena, morto, in avanzato stato di decomposizione tra sporcizia ed escrementi. Intorno a lui, altri tre cani che versavano in gravissime condizioni e che molto probabilmente se non fossero stati trovati avrebbero fatto la stessa fine. Magrissimi, denutriti, senza cibo né acqua, ricoperti di feci e urina, terrorizzati e affamati. Stavano morendo lentamente anche loro, di una fine atroce, inflitta con estrema crudeltà da chi si sarebbe dovuto prendere cura di loro.
Tutti gli animali erano privi di microchip, che da anni è obbligatorio per legge. L'unico che lo aveva era un pastore tedesco, molto probabilmente perché di razza. Sono stati ricoverati presso il canile sanitario del comune di Fondi e affidati alle cure dei veterinari, che stanno cercando di fare di tutto per curarli e salvargli la vita. A essere denunciati sono stati il proprietario dell'area e la padrona del pastore tedesco. Rischiano da 3 a 18 mesi di reclusione e una multa da 5mila a 30mila euro.