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Bolletta Acea Roma, la sindaca Raggi ha deciso di aumentare la tariffa dell’acqua del 19%

In una riunione con i sindaci dei comuni che fanno parte di Acea Ato 2 la sindaca Raggi, ha denunciato il Partito democratico, ha proposto l’aumento delle tariffe sull’acqua del 19 per cento in tre anni, cioè del 6 per cento ogni anno. L’aumento sarebbe giustificato dal potenziamento e dall’ammodernamento della rete idrica.
A cura di Enrico Tata
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Per i cittadini di Roma e provincia la bolletta dell'acqua potrebbe aumentare del 19 per cento in tre anni, cioè del 6 per cento ogni dodici mesi. Lo ha chiesto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ricopre anche la carica di sindaca dell'Area Metropolitana (l'ex provincia di Roma). Ieri Raggi ha partecipato a una riunione dei sindaci del consorzio Acea Ato 2 e ha proposto l'aumento in qualità di azionista di maggioranza di Acea. L'aumento è necessario affrontare le spese relative, questa la spiegazione della sindaca, all'ammodernamento della rete idrica.

Pd: "Proposta sindaca indecente"

Attacca il capogruppo capitolino del Partito democratico, Giulio Pelonzi: "A fronte di utili di Acea pari a centinaia di milioni di euro netti l'anno, la sindaca di Roma ha pensato bene di far pagare ai romani e ai cittadini della provincia gli investimenti della società capitolina sull'ammodernamento delle reti idriche, lasciando intatti i dividendi per i privati. La paladina dell'acqua pubblica anziché reinvestire parte degli utili, mette le mani nelle tasche dei cittadini e lo fa nel momento più critico della crisi economica e sanitaria da Coronavirus". Per Pelonzi "la proposta della sindaca è a dir poco indecente" e per questo i consiglieri dem hanno predisposto una mozione urgenze per scongiurare l'aumento delle tariffe. Per l'ammodernamento delle reti, chiedono i consiglieri del Pd, vengano utilizzati i soldi ricavati dagli utili d'esercizio. Il consigliere Stefano Fassina ha dichiarato che sosterrà le richieste del Pd e ha spiegato che l'impennata delle tariffe, aumentate già del 6 per cento nello scorso triennio, è "dovuta soltanto in piccola parte a maggiori investimenti programmati su una rete colabrodo con l'obiettivo minimale di portare le perdite al 30 per cento. La parte più rilevante dell'aumento è finalizzata a continuare a garantire rendite stratosferiche ai soci privati".

Già a maggio l'Acea ha inviato bollette con maxi-conguagli ai cittadini perché è stata applicata, retroattivamente, la nuova tariffa. L'aumento era stato stabilito lo scorso novembre dai sindaci dell'Ato 2 in linea con quanto chiesto da Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente a novembre del 2018. All'epoca, infatti, Arera aveva dato l'ok all'applicazione delle nuove tariffe proposte dalla conferenza dei sindaci.

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