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“Basta femminicidi”: flash mob di Non Una di Meno per lo sciopero transfemminista dell’8 marzo

Questa mattina, al grido di “basta femminicidi”, le attiviste di Non Una di Meno hanno lanciato lo sciopero trasnfemminista dell’8 marzo con un flash mob sulla scalinata di piazza di Spagna. “L’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista: sciopero generale della produzione e della riproduzione, del consumo, dai ruoli sociali imposti dai generi. La sfida di uno sciopero generale transnazionale nell’emergenza è ardua quanto urgente”.
A cura di Natascia Grbic
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Quindici donne uccise dall'inizio dell'anno, i telefoni dei centri antiviolenza che squillano a ogni ora, abusi all'ordine del giorno in case che sono diventate una prigione. Senza contare il problema del lavoro: secondo i dati Istat sul crollo dell'occupazione, a dicembre 2020 99mila posti di lavoro persi su 101mila sono di donne. E in questa cornice l'arrivo dell'8 marzo, data che da anni segna lo sciopero transfemminista globale, è ancora più sentito. A partire da questa mattina è cominciato in tutta Italia il countdown verso l'8 marzo. E a Roma, dove lo sciopero ogni anno è praticato da migliaia di donne, è stato lanciato con un'azione a piazza di Spagna. Diverse attiviste di Non Una di Meno hanno esposto striscioni e cartelli sulla scalinata urlando "siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce". Il riferimento, ovviamente, è a tutte quelle donne che sono state uccise, con i femminicidi che all'inizio di quest'anno sono drasticamente aumentati.

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"La crisi sanitaria, sociale e economica ha colpito e colpirà ancora una volta il lavoro femminile, migrante, non tutelato, precario, gratuito – spiegano le attiviste di Non Una di Meno – La gestione dell'emergenza ha fatto leva sull'assenza completa della tutela della salute in particolare nei settori essenziali, sull'intensificarsi di forme di lavoro a distanza non normato e sul sovrapporsi del lavoro produttivo e di cura nello spazio domestico, più che mai luogo di violenza per le donne e le soggettività lgbtqia+. I centri antiviolenza si sono trovati a gestire un'emergenza nell'emergenza, e i numeri dei femminicidi delle ultime settimane lo testimoniano. Sono necessarie misure urgenti ma strutturali". Due gli appuntamenti lanciati a Roma per l'8 marzo: il primo alle 10.30 per un flash mob al ministero dell'Economia e delle Finanze, il secondo alle 17 in piazza dell'Esquilino per dare vita a una zona fuxia contro violenza, sfruttamento e discriminazioni.

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"L’8 marzo – continuano le attiviste – ci troveremo alla vigilia dello sblocco dei licenziamenti e nel pieno della definizione del Recovery Plan. Alla prospettiva di un piano di ricostruzione patriarcale e confindustriale, vogliamo opporre un piano femminista di trasformazione sociale: un salario minimo europeo e reddito di autodeterminazione, socializzazione della cura, welfare universale e non familistico, un permesso di soggiorno europeo non condizionato al lavoro e alla famiglia, diritto alla salute e all'autodeterminazione, priorità della salute ecosistemica rispetto ai profitti. L'8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista: sciopero generale della produzione e della riproduzione, del consumo, dai ruoli sociali imposti dai generi. La sfida di uno sciopero generale transnazionale nell'emergenza è ardua quanto urgente".

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