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Assolta la modella Tatiana Rizzi: era accusata di aver fatto incendiare uno stabilimento a Sabaudia

La modella Tatiana Rizzi è stata assolta da ogni accusa con formula piena per non aver commesso il fatto sull’incendio allo stabilimento La Duna a Sabaudia, mentre la madre è stata condannata.
A cura di Enrico Tata
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Foto d'archivio.
Foto d'archivio.

Le accuse erano gravi: insieme alla mamma era sospettata di essere la mandante dell'incendio che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio scorso avrebbe distrutto lo stabilimento Duna 31.5 sulla spiaggia di Sabaudia. Secondo gli inquirenti la modella Tatiana Rizzi, 34 anni, avrebbe chiesto a due ragazzi di appiccare un rogo per danneggiare l'attività rivale. Su mandato della procura di Latina, i carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari le due donne, accusate di aver ordinato il blitz notturno. Sul luogo dell'incendio i vigili del fuoco hanno trovato una bottiglia con all'interno resti di liquido infiammabile, che da subito non ha lasciato alcun dubbio sulla natura del rogo. Le altre due persone ammanettate sarebbero invece gli autori materiali del gesto, pagati, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, con 500 euro in contanti.

AGGIORNAMENTO:

A giugno del 2023, al termine dell'udienza davanti al Gup, il giudice ha assolto con formula piena per “non aver commesso il fatto” Tatiana Rizzi, ma ha riconosciuto sua madre colpevole dell'incendio. La donna è stata condannata a 2 anni e 8 mesi.

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"I sospetti hanno permesso di appurare come l'incendio sia effettivamente stato commissionato dai titolari di una concessione per noleggio di sdraio e ombrelloni cessata a seguito di ripetute violazioni accertate dai carabinieri Forestali del Parco di Fogliano e recentemente riaperta in un'altra località del lungomare e che avrebbe già avuto diversi screzi con i titolari dello stabilimento incendiato", avevano spiegato gli investigatori.

Le due mandanti, si legge nell'ordinanza d'arresto, non hanno un profilo criminale, ma hanno comunque dimostrato, "per appagare un loro risentimento, totale spregiudicatezza tanto da arrivare ad assoldare due soggetti" per incendiare lo stabilimento rivale. Queste alcune frasi pronunciate da Tatiana dopo l'interrogatorio da parte delle forze dell'ordine: "Guarda che se l'hanno tenuto tutto sto tempo là, l'hanno chiappato? o l'hanno arrestato? Fatte lo segno della croce, bello… bel casino guarda… ma no, se uno non ce l'ha le prove no? Hai capito quello che voglio dì? (…) Cioè, m'hanno detto che tu sì ito a dà foco a là… e c'hai le prove? no, hai capito quello che voglio dì… (…) Cioè loro le prove non ce l'hanno per sentito dì… a meno che uno non parla al telefono…".

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