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Stabilimento incendiato a Sabaudia, arrestate madre e figlia: il rogo per eliminare la ‘concorrenza’

Arrestati anche due giovani, esecutori materiali dell’incendio. Le due donne gli hanno dato 500 euro per distruggere lo stabilimento ‘Dune’.
A cura di Natascia Grbic
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Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri con l'accusa di aver appiccato l'incendio che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio scorso ha distrutto lo stabilimento balneare ‘Dune 31.5′ a Sabaudia. Si tratta di due donne, madre e figlia, ritenute le mandanti dell'attacco, e di due giovani del posto, che avrebbero materialmente dato fuoco alla struttura in cambio di cinquecento euro. Le donne sono state portate in carcere, mentre i due ragazzi si trovano agli arresti domiciliari.

Sin da subito era emerso che l'incendio dello stabilimento era doloso. I carabinieri di Sabaudia che hanno indagato sul rogo hanno trovato una bottiglia con all'interno residui di materiale infiammabile in un'area vicina, segno che il rogo era stato appiccato con quella. Dopodiché hanno cominciato ad ascoltare sia i titolari dello stabilimento distrutto, sia le persone che lavorano nelle strutture adiacenti. Le telecamere di sorveglianza dello stabilimento incendiato, invece, erano ormai inutilizzabili dato che il rogo le aveva completamente distrutte.

Dalle indagini è emerso che l'incendio era stato commissionato da due donne, madre e figlia, titolari di una concessione per noleggio di sdraio e ombrelloni. Date le ripetute violazioni avvenute nel corso degli anni, alla fine l'attività era stata chiusa dai Carabinieri Forestali del parco di Fogliano, ma era stata riaperta in un'altra località del lungomare. Numerosi gli screzi con i titolari dello stabilimento ‘Dune', motivo per il quale le due donne avrebbero dato mandato di incendiare la struttura.

"Esprimo il più vivo compiacimento ai Carabinieri della locale Stazione che, anche in questa circostanza – ha commentato il sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca – hanno evidenziato elevata competenza professionale e non comune capacità investigativa. Il Comune di Sabaudia procederà a verificare se tra i quattro arrestati figurano persone, a vario titolo, titolari di concessioni demaniali".

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