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Alessandro investito e ucciso a 20 anni, assolto autista di bus: “Responsabilità è del ragazzo”

La vicenda è avvenuta sette anni fa a Roma, a piazza Venezia. Il giudice ha assolto con formula piena l’autista che investì e uccise Alessandro Di Santo.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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È stato assolto l'autista di Roma Tpl che sette anni fa a piazza Venezia ha investito e ucciso il ventenne Alessandro Di Santo. "È dimostrato tecnicamente e scientificamente che la condotta imprudente e pericolosa assunta dal pedone quando si trovava ormai dietro alla cabina di guida dell’autobus in posizione non direttamente vedibile dal conducente, costituisce la causa assorbente ed esclusiva dell’evento", le parole scritte dal perito Lucio Pinchera e riportate da Il Messaggero, che oggi pubblica la notizia. Il giudice ha assolto l'autista con formula piena, scagionandolo dall'accusa di omicidio colposo.

L'incidente è avvenuto a Roma la notte del 28 febbraio del 2015. Alessandro Di Santo, un ventenne residente a Villa Gordiani, si trovava insieme ad altri amici a piazza Venezia, stavano ridendo e scherzando prima di tornare a casa. Quando hanno visto l'autobus effettuare la fermata e aprire le porte per far salire i passeggeri, sono corsi per prendere il mezzo. Tre amici di Alessandro sono riusciti a salire al volo prima che il bus chiudesse le porte. La vittima e un altro rimangono fuori, e bussano alle porte per farsi aprire. L'autista però non si ferma, e continua il suo viaggio senza accorgersi di aver travolto il giovane. Sarà la polizia a fermare l'autobus poco dopo, informando l'uomo di aver travolto e ucciso Alessandro.

"Se la polizia non mi avesse rincorso e fermato io non avrei saputo nulla", ha detto l'autista al giudice. "Forse il ragazzo mi ha rincorso – aveva ipotizzato l’autista – so solo che da regolamento non si può arrestare la marcia fuori dall’area della fermata. Capita spesso che ci chiedano di fermarci fuori corsa, ma è vietato. Il pullman era pieno e neanche i passeggeri si sono resi conto di nulla. Ho fatto le altre fermate regolarmente, fino a via Nomentana dove sono stato fermato".

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