22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Al via il processo nei confronti di Costacurta, il nobile diventato sicario della mafia albanese

Il processo nei confronti di Matteo Costacurta ed Elvis Demce è cominciato: entrambi sono accusati di tentato omicidio, il giudice ha disposto il giudizio immediato.
A cura di Natascia Grbic
22 CONDIVISIONI
Immagine

È iniziato oggi il processo nei confronti di Elvis Demce e Matteo Costacurta, detto ‘il Principe' per via delle sue origini nobili. Entrambi sono accusati del tentato omicidio di Alessio Marzani, 45enne ferito a colpi d'arma da fuoco ad Acilia il 22 ottobre 2020. Solo per un caso l'uomo non è morto. Costacurta aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato condizionato e richiesta di nullità del decreto che ha disposto il giudizio immediato: il giudice ha respinto la sua richiesta.

Insieme a Costacurta erano stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia anche Demce, in passato legato a Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili ucciso al parco degli Acquedotto il 7 agosto 2019, e Alessandro Corvesi, ex giocatore della Lazio. Fondamentale per le indagini, la decriptazione di alcune chat segrete, crittografate con il sistema ‘Sky-Ecc'.

Un passato da ultras e già al centro di diverse indagini legate al mondo ultras e dell'estrema destra, Costacurta non aveva problemi di denaro e viveva in una villa lussuosa all'Olgiata. Il padre ha nobili origini e per questo nel mondo criminale era conosciuto come ‘il Principe'. "Ha una grandissima faccia di m… sono sicuro che durerà poco, non vedo l’ora di portare a termine l’incarico", diceva Costacurta in un'intercettazione, riferendosi ad Alessio Marzani, l'uomo che ha rischiato di morire. L'esecuzione sarebbe stata organizzata dall'ex giocatore della Lazio Corvesi, ex compagno di Antonella Mosetti e anche lui, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, ben inserito nel mondo criminale.

Ma Costacurta era conosciuto anche come ‘San Pietro', per un bed and breakfast posseduto vicino al Vaticano. "Lo mannamo a giocà a briscola e tressette co' San Pietro – dicevano i mandanti del tentato omicidio, riferendosi probabilmente al ‘Principe' – Dije che prepara 45(mila euro ndr.), e fa tutto solo pure co moto e pistola e entro du settimane je chiude la pratica, stamo a ammazzà cristiani mica a comprà vestiti".

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views