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Rimborsopoli M5s, Le Iene: “I morosi sono 14, quasi il doppio di quelli dichiarati da Di Maio”

Le Iene pubblicano una nuova puntata sul caso rimborsopoli del M5s e comunicano che i parlamentari coinvolti sono 14, quasi il doppio degli 8 dichiarati da Luigi Di Maio. La trasmissione Mediaset non fa i nomi ma annuncia che per evitare i rimborsi sarebbe stato utilizzato anche un altro metodo oltre a quello della revoca dei bonifici.
A cura di Stefano Rizzuti
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Lo scandalo rimborsopoli che ha colpito il MoVimento 5 Stelle rischia di allargarsi ulteriormente. Secondo quanto riportato dalla trasmissione Le Iene, da cui il caso è partito con le rivelazioni di una fonte interna al M5s, il numero dei parlamentari coinvolti sale: sarebbero ora 14 quelli che avrebbero versato meno rimborsi di quanto dichiarato.

Le Iene hanno pubblicato oggi un nuovo servizio sulla vicenda, quella che è una seconda puntata dell’inchiesta: “Sarebbero 14 i parlamentari Cinque stelle che hanno pubblicato dei bonifici che non sono mai arrivati a destinazione nel fondo per il microcredito – si legge nel post -. Questo il numero che risulta alla fonte de Le Iene che quindi contraddirebbe quanto detto da Luigi Di Maio. Il candidato premier dei Cinque stelle, infatti, il giorno dopo l'incontro con la nostra Iena, aveva reso noto l'esito dell'accertamento per verificare quanti parlamentari non fossero in regola con le restituzioni di parte dello stipendio, come vuole la regola del Movimento. Di Maio ha così comunicato che sarebbero otto i parlamentari morosi, con un buco di quasi 800mila euro. Ma secondo la nostra fonte sarebbero quasi il doppio".

Le Iene non forniscono per ora i nomi dei nuovi parlamentari morosi perché – spiegano – “vorremmo incontrarli per chiedere conto”. Le Iene annunciano inoltre che il metodo del bonifico revocato dopo lo screenshot per dimostrare la sua esistenza non è l’unico utilizzato dai parlamentari. “Avrebbero escogitato un altro giochino originale per trattenere più soldi nelle loro tasche. Non si tratterebbe, quindi del solito metodo di annullamento del bonifico appena inviato, che permetteva così di inviare la ricevuta al sito tirendiconto.it e quindi di risultare formalmente in regola, che in tanti hanno praticato”. Ma anche in questo caso non viene spiegato quale sia questo metodo.

La lista comunicata da Di Maio – ricorda ancora il programma Mediaset – comprende otto nomi: “Ivan Della Valle (non ha restituito 270 mila euro), Girolamo Pisano (200 mila), Maurizio Buccarella (137 mila), Carlo Martelli (81 mila), Elisa Bulgarelli (43 mila), Andrea Cecconi (28 mila), Silvia Benedetti (23 mila) ed Emanuele Cozzolino (13 mila). Noi avevamo pubblicato una lista più ampia, che comprendeva anche Massimiliano Bernini, Barbara Lezzi e Giulia Sarti. Nei prossimi giorni renderemo noti i chiarimenti dei parlamentari che non sono presenti nella lista di Di Mario e che siamo riusciti a incontrare”.

Nel servizio pubblicato oggi Filippo Roma incontra il capo politico del M5s Luigi Di Maio e verifica tutti i bonifici versati dallo stesso candidato alla presidenza del Consiglio del MoVimento che risulta essere in regola con i pagamenti.  “Non sai il rammarico che mi ha causato questa vicenda”, afferma Di Maio che si dice deluso e spiega che “se questa cosa fosse uscita prima non sarebbero stati candidati. Vi do la mia parola: questi non entrano in Parlamento”.  E sul caso di Buccarella aggiunge: “Per me è fuori, se stiamo parlando di questo per me è fuori. Se lo verifico con il fondo al Mef non serve neanche chiamarlo, mi incazzo io ed è fuori”.

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