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Riforma del lavoro, Fornero non vuole forzare la mano con i sindacati

Il Ministro del lavoro cerca di rasserenare gli animi dopo le polemiche delle ultime settimane e durante l’incontro con le parti sociali assicura che il Governo è pronto a discutere con sindacati e imprese senza imporre aut aut.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministro del lavoro cerca di rasserenare gli animi dopo le polemiche delle ultime settimane e durante l'incontro con le parti sociali assicura che il Governo è pronto a discutere senza aut aut a sindacati e imprese

Nessun aut aut da parte del Governo sulla riforma del lavoro, è questa la rassicurazione del Ministro Elsa Fornero nella riunione con le parti sociali in programma oggi a Palazzo Chigi, dopo le numerose polemiche su art.18 e flessibilità. Niente prendere o lasciare ma un percorso comune che venga incontro alle esigenze di sindacati e rappresentanti degli industriali alla luce delle mutate condizioni economiche e sociali dell'Italia. Una precisazione senza dubbio necessaria per far ripartire il tavolo delle trattative che già aveva avuto segnali negativi dopo le esternazioni  di alcuni rappresentanti del Governo.

Ancora nessun accordo sull'art.18 – Si riparte dunque con la trattativa, anche se dalle riunioni di questi giorni tra sindacati e imprese non è uscito nulla di concreto come è stato annunciato ad inizio seduta dal portavoce di tutte le sigle presenti al tavolo, il leader dell'Abi, Giuseppe Mussari e contrariamente alle voci che si erano diffuse. Soddisfazione per la voce unica con cui si sono presentate le parti sociali è stata espressa dai Ministri presenti che, però, non hanno potuto fare altro che rimandare a fine incontro il dibattito sull'art.18 dello statuto dei lavoratori su cui le posizioni restano enormemente distanti. "Non vogliamo punire il lavoro produttivo o penalizzare le imprese" ha assicurato Fornero ricordando a tutti i presenti che "il tema del riordino dei contratti e delle flessibilità in entrata è subordinato al tema della flessibilità in uscita".

L'apprendistato come forma di contratto per l'inserimento lavorativo – Uno dei punti su cui Fornero punta moltissimo per il nuovo impianto del lavoro in Italia è l'apprendistato, una forma di contratto che secondo il Ministro è perfetta per "l'ingresso nel mercato del lavoro per i giovani in quanto strumento per fare formazione professionale seria". La stessa Fornero ammette che però spesso viene usato impropriamente come forma di flessibilità invece di essere usato come strumento di formazione lavorativa. E il tema della flessibilità è stato un altro punto di discussione dell'incontro, con il Governo, rappresentato anche dai Ministri Passera e dai vice ministri, Grilli e Martone, che ha assicurato di voler  avviare controlli e sanzioni proprio sull'uso improprio di alcuni contratti. "Vogliamo valorizzare i contratti riportandoli alla loro funzione originaria" ha assicurato la Fornero, ricordando che non ci sarà più alcuna tolleranza per chi viola le regole. Il tavolo tra Governo e parti sociali riprenderà presto con il dibattito sugli ammortizzatori sociali in programma lunedì prossimo presso la sede del Ministero del lavoro.

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