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Renzi, la bozza del Jobs Act: “Entro 8 mesi nuovo codice del lavoro”

Il segretario Pd Matteo Renzi, nella sua enews, parla della sua proposta di riforma del mercato del lavoro. Sulla legge elettorale: “Sono pronto a incontrare tutti, purché si chiuda su una cosa che serva agli italiani”.
A cura di Susanna Picone
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Il segretario del Pd Matteo Renzi ha illustrato, nella sua enews, la bozza del Jobs Act, la sua proposta di riforma del mercato del lavoro. Renzi parla di semplificazione delle norme, della presentazione entro otto mesi di un codice del lavoro che semplifichi tutte le regole attualmente esistenti e che sia comprensibile anche all’estero. Tra le idee del segretario Pd anche la riduzione delle varie forme contrattuali, “oltre 40, che hanno prodotto uno spezzatino insostenibile”. Previsto, aggiunge Renzi, un assegno universale per chi perde il posto di lavoro, “anche per chi oggi non ne avrebbe diritto, con l'obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro”. Nella bozza del Jobs Act c’è la proposta di avviare un “processo verso un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti” e l’inserimento di una “legge sulla rappresentatività sindacale e presenza dei rappresentanti eletti direttamente dai lavoratori nei Cda delle grandi aziende”.

Ecco nei dettagli le “regole” di Renzi che è possibile leggere nella enews:

I. Semplificazione delle norme. Presentazione entro otto mesi di un codice del lavoro che racchiuda e semplifichi tutte le regole attualmente esistenti e sia ben comprensibile anche all'estero.

II. Riduzione delle varie forme contrattuali, oltre 40, che hanno prodotto uno spezzatino insostenibile. Processo verso un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti.

III. Assegno universale per chi perde il posto di lavoro, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto, con l'obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro.

IV. Obbligo di rendicontazione online ex post per ogni voce dei denari utilizzati per la formazione professionale finanziata da denaro pubblico. Ma presupposto dell'erogazione deve essere l'effettiva domanda delle imprese. Criteri di valutazione meritocratici delle agenzie di formazione con cancellazione dagli elenchi per chi non rispetta determinati standard di performance.

V. Agenzia Unica Federale che coordini e indirizzi i centri per l'impiego , la formazione e l'erogazione degli ammortizzatori sociali.

VI. Legge sulla rappresentatività sindacale e presenza dei rappresentanti eletti direttamente dai lavoratori nei CDA delle grandi aziende.

Bozza aperta al contributo di tutti – Renzi ha spiegato che i contenuti della sua enews saranno inviati domani ai parlamentari, ai circoli e a tutti gli addetti ai lavori “per chiedere osservazioni, critiche, integrazioni”. Insomma, quello di Renzi non si presenta come un documento chiuso ma aperto al lavoro di chiunque. Da parte sua anche una premessa “di merito”: quella che non sono i provvedimenti di legge a creare il lavoro, ma sono gli imprenditori. “La voglia di buttarsi, di investire, di innovare. L'Italia può farcela, ma deve uscire da questa situazione di bella addormentata nel bosco”, scrive il segretario. Nella sua seconda enews del 2014, il segretario Pd parla anche di altri temi, a partire dalla legge elettorale: Renzi ha ricordato di aver offerto tre ipotesi di lavoro e ha detto di aspettare le valutazioni dei partiti: “Mi dicono: ma vedrai Berlusconi? E Grillo? E Alfano? Sono pronto a incontrare tutti, purché si chiuda su una cosa che serva agli italiani. Se deve essere il modo di perdere tempo e prendere un caffè, lo prendo con i miei amici che mi diverto di più. Se serve a chiudere sulla legge elettorale, ci siamo”.

Un pensiero va anche alla scuola e ai suoi insegnanti, di cui Renzi ha parlato molto in campagna elettorale: “Noi cambieremo verso e recupereremo il loro ruolo coinvolgendoli in una grande campagna per la riforma scolastica. Bene. Non ho fatto in tempo a dirlo che una di quelle decisioni ragionieristiche allucinanti del Governo ha tagliato agli insegnanti 150 euro al mese. Ora, a me va bene tutto. Ma le figuracce gratis anche no. Stamattina il Governo ci ha messo una pezza. Era già accaduto con le slot machines, con gli affitti d'oro, con le polemiche dell'ANCI: dobbiamo trovare un modo diverso  – ha spiegato Renzi – di lavorare insieme. Non sono affezionato alle liturgie della prima repubblica con gli incontri di delegazioni: mi è sufficiente che si prenda un impegno chiaro con i cittadini e si rispetti”.

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