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Regione Lombardia, Davide Boni indagato dalla Procura di Milano per corruzione

Ennesima bufera sul Pirellone: il Presidente del Consiglio regionale Boni (Lega nord) indagato per corruzione dai pubblici ministeri milanesi.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del consiglio regionale lombardo Davide Boni

L'attuale Presidente del consiglio regionale della Lombardia Davide Boni (Lega nord) è indagato dalla Procura di Milano per corruzione. In queste ore gli uomini delle Fiamme gialle, su disposizione del procuratore aggiunto Robledo e del pubblico ministero Filippini, stanno perquisendo gli uffici del politico in Regione. Assieme a Boni risultano indagate anche altre persone, tra le quali anche un suo collaboratore. Si tratta dell'ennesima bufera che s'è abbattuta sul Pirellone, dopo la richiesta d'arresto per il consigliere regionale Massimo Ponzoni (Pdl) dello scorso gennaio; l'arresto di Franco Nicoli Cristiani (Pdl), finito in manette lo scorso novembre con le accuse di corruzione e traffico illecito di rifiuti; la vicenda Penati (Pd), riguardante l'ex vicepresidente del Consiglio regionale, indagato per corruzione e concussione dalla Procura di Monza.

Inchiesta nata dal filone Cassano d'Adda- Questa mattina il politico leghista stava presiedendo al Pirellone la riunione del Consiglio regionale relativa all'approvazione del Piano casa. Poco dopo mezzogiorno, però, s'è allontanato dall'aula, lasciando la conduzione dei lavori al vicepresidente Carlo Saffioti (Popolo della Libertà). L'inchiesta che vede indagato il Presidente del Consiglio regionale lombardo è nata da un filone che, nel maggio 2011, aveva portato agli arresti di alcuni politici e funzionari del Comune di Cassano d'Adda per un giro di tangenti. L'architetto Michele Ugliola, arrestato proprio lo scorso maggio, ha raccontato di diversi episodi correttivi che avrebbero posto Davide Boni al centro di un vero e proprio sistema di corruzione.

Chi è Davide Boni- L'attuale Presidente del Consiglio regionale lombardo ha alle spalle una lunga carriera politica tra le file della Lega nord. Il politico 49enne è stato capogruppo del partito padano nel Consiglio provinciale di Mantova, consigliere comunale a Borgoforte, Presidente della Provincia di Mantova, dal '93 al '97. Nel 2000 è stato eletto consigliere regionale.  Nel 2005 è arrivata la rielezione in Regione, stavolta impreziosita dalla poltrona di Assessore al Territorio e all'Urbanistica. Nel 2010, poi, la terza elezione e la nomina a Presidente del consiglio regionale.

Boni: "Disponibile a chiarire la mia posizione"- Dopo aver ricevuto la notizia dell'avviso di garanzia, Boni s'è immediatamente proclamato estraneo in relazione ai fatti a lui contestati. "Confermo la mia piena disponibilità a chiarire la mia posizione e la mia estraneità con gli organi inquirenti, in modo da poter fare piena luce sulla vicenda nei tempi più rapidi possibili"– ha aggiunto il politico leghista. Ma le opposizioni insorgono. Il capogruppo del Partito Democratico in regione Luca Gaffuri,  dopo un vertice con le altre forze d'opposizione, oltre alle dimissioni di Boni, ha chiesto anche di andare al voto.

Tangenti per un milione di euro- Le notizie che continuano ad arrivare da Milano rivelerebbero l'esistenza di un giro di tangenti di oltre un milione di euro. I quattrini sarebbero stati versati tra il 2008 e il 2010 a Boni e al capo della sua segreteria Dario Ghezzi, che li avrebbero ricevuti anche negli uffici della Regione. Parte dei denari incassati, secondo gli inquirenti, sarebbe finita anche nelle casse della Lega Nord.

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