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Studentesse al mattino, prostitute a 14 anni al pomeriggio. La madre sapeva

Succede a Roma. Due ragazzine di giorno andavano a scuola, per poi essere sfruttate dal pomeriggio. Le indagini dei carabinieri hanno portato all’arresto di 5 persone, tra cui la mamma di una delle due giovani, consapevole dell’attività della figlia.
A cura di B. C.
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Prostituzione, droga e social network. E' il cocktail che ha dato vita a quest'incredibile storia che arriva dalla Capitale, dove i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 persone italiane, responsabili dello sfruttamento di due ragazzine italiane di 14 e 15 anni. Le giovani, di mattina andavano a scuola e il pomeriggio si "vendevano", utilizzando quanto guadagnato anche per acquistare sostanze stupefacenti per uso personale. Il caso è venuto a galla solo grazie alla madre di una delle due ragazze, esasperata dall’insolita aggressività comportamentale della figlia e dalla sua inspiegabile disponibilità economica. Soldi grazie ai quali la giovane aveva deciso di allontanarsi da casa. Le indagini dei militari dell'Arma hanno permesso di scoprire come le due minorenni fossero state adescate tramite un social network da tre uomini che le avevano poi avviate alla prostituzione, trovando clienti e trattenendo una parte dei guadagni ricevuti per gli incontri a viale Parioli.

Le giovani si prostituivano quasi ogni pomeriggio, dopo essere tornate da scuola, secondo le indagini dei carabinieri. Così l'intervento nei confronti dei tre uomini: tra i reati ipotizzati vi è l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione minorile, la produzione di materiale pedopornografico connessa alla realizzazione di immagini delle minori in atteggiamenti sessualmente provocanti al fine di procacciare clienti, lo sfruttamento della prostituzione di donne maggiorenni. C'è peraltro da dire che la mamma dell'altra minorenne, era consapevole dell'attività della figlia da avrebbe ricevuto anche parte dei compagni. Per questo è stata arrestata. Stesso provvedimento nei confronti di uno dei clienti, indagato anche di produzione di materiale pedopornografico e tentata estorsione.

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