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Primo maggio, no Tav a Torino: scontri al corteo, cariche della polizia

Tensioni al corteo del Primo Maggio a Torino, dove la polizia ha bloccato, con una carica e manganellate, un gruppo di No Tav che da piazza Vittorio stava cercando di raggiungere la testa del corteo passando dai portici di via Po. “Vergogna, fuori la Digos dal corteo. È lo spezzone del Pd o della polizia?” hanno gridato i manifestanti.
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A cura di Biagio Chiariello
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Tensioni al corteo del Primo Maggio a Torino, dove la polizia ha bloccato, con una carica e manganellate, un gruppo di No Tav che da piazza Vittorio stava cercando di raggiungere la testa del corteo passando dai portici di via Po. Dopo qualche spintone, alcuni membri del movimento hanno iniziato ad urlare: "vergogna, fuori la Digos dal corteo". “È lo spezzone del Pd o della polizia? Forse qualcuno ha pensato che non si possa sfilare al primo maggio. Togliete la polizia di qui”, ha detto lo speaker dello spezzone No Tav. In un primo momento c’era stato un tentativo di mediazione con la Digos, da parte della consigliera regionale Francesca Frediani, ma poi lo spezzone che si era radunato sotto i portici ha cercato di sfondare il cordone della polizia e sono stati respinti.  l corteo è poi proseguito con insulti e spintoni e accuse dal movimento: "Ci hanno preso a cinghiate, pugni e bastonate. Il Pd ha assoldato i picchiatori". Decine di No Tav gridano "Fuori il Pd dal corteo!". Ad agitare gli animi della manifestazione, che si concluderà come da tradizione in piazza San Carlo, sono anche le prossime elezioni regionali: i sindacati hanno invitato a considerare il primo maggio “un momento di unione e non di divisione. Non c’è spazio né per i violenti né per chi vuole fare campagna elettorale con il rischio di provocare tensioni”..

I sindacati

Le fusioni tra sindacati sono questioni interne che osservo con atteggiamento laico", aggiunge con riferimento alla proposta del segretario generale della Cgil Maurizio Landini di procedere con un sindacato unitario per tutti i lavoratori. "Ma di una cosa sono certo: l'Italia non si può governare senza interoloquire con i corpi intermedi. Sono molto contento che si possa lavorare con i sindacati e Confindustria". Landini (Cgil): "Pil sale? Meglio che niente ma siamo indietro" "Meglio lo 0,1 che niente, ma non è neanche un prefisso; se guardiamo i dati complessivi noi continuiamo a essere indietro", ha poi aggiunto Landini, commentando i dati Istat sul Pil. "Chi oggi plaude allo 0,1 dell'Istat, cioè il governo, è lo stesso che ha fatto un Def qualche settimana fa dicendo che non si cresce come si prevedeva e che se non cambia nulla tra tre anni la disoccupazione sarà ancora oltre il 10%".

No Tav in fondo al corteo

Il corteo del Primo Maggio a Torino ha visto in testa i candidati alla presidenza della Regione, Alberto Cirio e Sergio Chiamparino, e con loro la sindaca Chiara Appendino. Quindi Anpi e sindacati, coi no Tav relegati in fondo. “Oggi bisogna essere in piazza – dice il segretario della Uil Gianni Cortese – per ribadire il valore lavoro per la vita delle persone, per chi c’è l’ha, chi non ce l’ha, per chi ha un lavoro precario. Torino è una città – aggiunge – in cui bisogna trovare le risposte sia per i giovani, sia per gli anziani che vedono grosse difficoltà a usufruire dei servizi sociali e sanitari e bisogna sfruttare il riconoscimento di area di crisi complessa per cercare di dare nuovo impulso a manifattura, automotive e aerospazio”.

Manifestazioni in varie città d'Italia

Oltre all'ormai tradizionale appuntamento del Concertone di piazza San Giovanni a Roma, sempre organizzato dai sindacati, saranno molti altri, in quasi tutte le città d'Italia, gli appuntamenti per celebrare la festa del lavoro. Dopo 17 anni la manifestazione nazionale della Festa del Lavoro torna in una delle piazze più simboliche d'Italia, ovvero piazza Maggiore di Bologna dove Cgil, Cisl e Uil saranno ancora una volta insieme per celebrare la festa del lavoro L'Ugl sarà invece a Palermo, in piazza Politeama, con l'iniziativa ‘lavorare per vivere', dedicata soprattutto alle morti bianche e alla sicurezza sul lavoro.

Mattarella: corona di fiori per le vittime sul lavoro, poi celebrazione al Quirinale

Il capo dello Stato Sergio Mattarella festeggia il Primo Maggio, come già fatto negli anni scorsi, deponendo una corona al monumento alle vittime del lavoro, a Roma, presso la sede Inail. Poi a seguire la celebrazione della Festa del lavoro al Quirinale.

Le parole del Papa

"Oggi celebriamo la Memoria di San Giuseppe lavoratore. La figura dell'umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo; sostenga il sacrificio di coloro che operano il bene e interceda per quanti hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo". Lo ha detto Papa Francesco al termine dell'udienza generale, nella festa del Primo Maggio. "Preghiamo specialmente per quanti non hanno lavoro, che è una tragedia mondiale di questi tempi", ha aggiunto il Pontefice.

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