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Zelensky a Sanremo, Di Maio: “C’è chi parla di par condicio, invitiamo anche Putin allora?”

“C’è chi parla di equilibrio e par condicio. Facciamo parlare anche chi li sta bombardando? Vladimir Putin in persona magari?”: lo scrive sui social Luigi Di Maio, commentando le polemiche per la presenza di Volodymyr Zelensky a Sanremo.
A cura di Annalisa Girardi
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Luigi Di Maio torna a intervenire nel dibattito politico. Lo fa via social, commentando le polemiche sulla presenza di Volodymyr Zelensky al festival di Sanremo. "Partecipa da capo di Stato di una nazione invasa e con il suo popolo ancora sotto le bombe. C'è chi parla di equilibrio e par condicio. Facciamo parlare anche chi li sta bombardando? Vladimir Putin in persona magari", scrive l'ex ministro degli Esteri su Twitter.

Dopo la sonora sconfitta alle elezioni, che lo aveva escluso dal Parlamento, Di Maio era sparito dai radar. Sui social alcuni profili, come quello di Facebook e TikTok, erano completamente spariti. Su Twitter qualche tweet di tanto in tanto.

Ma oggi l'ex leader di Impegno Civico, ministro degli Esteri allo scoppio della guerra in Ucraina, ha deciso di intervenire sulle polemiche per la partecipazione del presidente ucraino a Sanremo. Una scelta ritenuta da diversi esponenti politici, tra cui anche il leader del Movimento Cinque Stelle, come fuori luogo in quanto il festival dovrebbe rimanere riservata al tema della musica italiana.

In un lungo post su Instagram, inoltre, Di Maio ha spiegato:

La settimana scorsa, durante la cena “Friends of Ukraine”, ho detto chiaramente che sono orgoglioso di aver firmato, quando ero ministro, i cinque decreti per il sostegno alla resistenza Ucraina. E lo sono anche di aver votato tutti gli altri provvedimenti di natura finanziaria e umanitaria.

Ricordo bene quando tutto l’occidente provò a convincere la Russia a non scatenare questa guerra. Ci furono diverse iniziative diplomatiche tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e molti le ricorderanno per il “tavolone” lungo trenta metri, dove Putin riceveva capi di stato e di governo da tutto il mondo.

In quei giorni la Russia ha sempre smentito l’intenzione di invadere l’Ucraina, spesso anche sbeffeggiando chi metteva in guardia su quello scenario: “Gli Usa hanno detto a che ora inizia la guerra?” Eppure pochi giorni dopo, la Federazione russa ha invaso uno stato sovrano, perdendo ogni credibilità e fiducia da parte nostra.

Io credo che sia un bene che si racconti, ovunque, ciò che la Russia sta facendo a quel popolo.

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