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Zaia chiede regole più dure ma per chi viola quarantena c’è già l’arresto: cosa prevede la legge

Il governatore del Veneto sul caso del manager vicentino positivo che ha rifiutato il ricovero: “Certi comportamenti abbiano rilevanza penale, il governo intervenga”. Ma la legge è già abbastanza chiara in tal senso, come ha spiegato anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Cosa si rischia dunque a violare la quarantena?
A cura di Biagio Chiariello
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“C’è poco da fare: con qualcuno la soluzione non può che essere il Trattamento sanitario obbligatorio, il Tso. E bisogna inasprire le pene. Non sono un giurista, ma di fronte alla scelta deliberata di mettere a repentaglio in maniera molto seria la salute, anzi, la vita di altre persone, io sono per il carcere”. Queste le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista al Corriere della Sera in merito al caso del manager vicentino risultato positivo al Coronavirus che non si è messo in quarantena e ha rifiutato il ricovero. “Io credo che sia il governo a dover fare qualcosa. Primo, comportamenti di questo tipo devono avere rilevanza penale. Secondo, le multe devono essere esemplari”, sostiene Zaia. “Lunedì farò un’ordinanza che serra il più possibile le maglie dell’isolamento fiduciario. Ma il governo deve intervenire”.

Il manager veneto che se n'è fregato del coronavirus

Il caso preso come riferimento da Zaia è quello di un dirigente dell'azienda Laserjet che lo scorso 25 giugno è rientrato nella sua casa di Sossano, in provincia di Vicenza, dopo aver trascorso un periodo in Serbia con dei colleghi. Quello stesso giorno l’uomo ha cominciato a manifestare i primi sintomi (febbre), ma ha fatto finta di nulla. Tant’è che i giorni successivi, il 26 e il 27 giugno, ha intrattenuto diversi contatti sia in ambito lavorativo che extra. Il 28 giugno le sue condizioni sono peggiorate e così ha deciso di andare al pronto soccorso a Noventa Vicentina: il tampone è risultato positivo. Ma anche in questo caso il manager ha deciso di fare di testa propria, rifiutando il ricovero e continuando la vita di tutti i giorni, finché non gli è imposto il ricovero coatto. Nel frattempo, 40 persone sono in isolamento e già 5 sono stati trovati positivi.

Arresto per chi infrange regole, le parole di Speranza

Misure più dure, come il carcere, come quelle richieste da Luca Zaia per chi infrange le norme per impedire la diffusione del Covid 19? "Già oggi la prevede, per chi è positivo, l'obbligo di stare a casa", pena "da 3 a 18 mesi di reclusione" e "una sanzione fino a 5mila euro". Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, ai microfoni del ‘Tg2 Post', replicando alle parole del governatore del Veneto. "Ho trovato un Paese maturo, che ha reagito in maniera straordinaria", aggiunge.

Cosa si rischia a violare la quarantena?

La legge dunque è già abbastanza chiara nei confronti di coloro che si trovano ad osservare una quarantena obbligatoria perché positivi (anche asintomatici). La violazione del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena perché risultate positive al virus con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da 500 a 5mila euro. Salvo che il fatto costituisca un delitto colposo contro la salute pubblica punito dall’articolo 452 del codice penale con la reclusione fino a 12 anni.

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