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Von der Leyen e l’Ue si scusano con l’Italia: “Siamo stati assenti a inizio epidemia”

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento europeo si scusa con l’Italia, che nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus è stata lasciata sola dall’Ue: “Molti non erano presenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ora la Ue deve presentare delle scuse sentite all’Italia, e lo fa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Alla fine le scuse ufficiali all’Italia sono arrivate. L’Ue, attraverso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, capisce che molti Paesi non hanno aiutato l’Italia come avrebbero potuto e che tutta la comunità poteva fare di più, soprattutto nella fase iniziale dell'emergenza Coronavirus, quando l'epidemia si stava diffondendo solo in alcune regioni del nostro Paese. E per questo le scuse ora sono quasi obbligate. Intervenendo al Parlamento europeo, von der Leyen afferma: “Molti non erano presenti quando l'Italia ha avuto bisogno di aiuto all'inizio di questa pandemia. Ora la Ue deve presentare delle scuse sentite all'Italia, e lo fa”.

Gli errori dell'Ue e la ripartenza economica

La presidente della Commissione europea ammette che ci sono stati degli errori, anche se ritiene ci sia ancora tempo per rimediare, con le prossime scelte: “Non si può superare una pandemia di tale portata senza la verità. Sì, è vero che nessuno era veramente pronto ad affrontare questa pandemia. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. E c'è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora l’Ue è il cuore pulsante della solidarietà europea, la Ue è in piedi per aiutare chi ha più bisogno”.

Dal punto di vista economico, secondo von der Leyen, l’apporto dell’Ue è stato reale, anche se tanto ancora si può fare: “Ha fatto più in queste ultime quattro settimane di quanto non abbia fatto nei primi quattro anni dell’ultima crisi”. Ma ancora non basta, nonostante i 3mila miliardi già in via di mobilitazione: “La strada è lunga e il mondo di domani sarà diverso da quello di ieri”. La ripresa dovrà partire dal bilancio pluriennale europeo, secondo von der Leyen: “Ne useremo la potenza per fare leva per investimenti massicci che servono per far ripartire la nostra economia ed il mercato interno dopo il Coronavirus”.

Di Maio: scuse sono importante atto di verità

Le scuse di von der Leyen vengono accolte positivamente dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: "Le sue parole rappresentano un importante atto di verità, che fa bene all’Europa e alla nostra comunità. Adesso l’Unione europea abbia il coraggio di difendere e tutelare tutti i popoli. Serve un’Europa più solidale. In corso c’è una delle trattative più importanti della nostra storia. Difendendo l’Italia difendiamo anche l’integrità dell’Ue", scrive su Facebook il ministro degli Esteri.

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