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Vaccino obbligatorio per tutti, quando potrebbe arrivare la decisione del governo

Il governo riflette sull’obbligo vaccinale contro il Covid e prende tempo. L’obiettivo è raggiungere l’80% della popolazione immunizzata entro poche settimane, altrimenti si potrebbe andare verso una legge che preveda l’obbligo almeno da una certa età in poi. Gli esperti spingono per la stretta, da chi chiede l’obbligo immediatamente a chi propone di eliminare il tampone negativo tra le possibilità per ottenere il green pass.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il vaccino obbligatorio per tutti non è più un tabù, anzi. Se ne parla tanto, anche troppo, mentre il governo continua a prendere tempo nei giorni caratterizzati dall'emergenza Afghanistan, sulla quale si è concentrata tutta l'attenzione nelle ultime due settimane. La situazione è chiara: il governo vuole evitare l'obbligo per legge, e per questo ha scelto una strategia diversa con il green pass obbligatorio sempre più esteso. Una sorta di accompagnamento alla vaccinazione contro il Covid, lasciando aperta la porta del tampone a chi si rifiuta. L'obiettivo, però, va raggiunto: l'80% degli italiani vaccinati entro settembre. Altrimenti l'obbligo vaccinale potrebbe diventare realtà, almeno da una certa età in poi. Anche perché sono ancora quasi due milioni gli over 60 che non hanno ricevuto neanche una dose.

La strategia del governo, al momento, è quella di aspettare di vedere i dati e soprattutto di capire l'impatto dell'ulteriore estensione del green pass a partire dal primo settembre. Dagli esperti, però, il messaggio che arriva è abbastanza chiaro: "L'unica soluzione è l'obbligo vaccinale contro il Covid – spiega a La Stampa Sergio Abrignani, immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico – Chiedo a gran voce che la vaccinazione diventi obbligatoria, per un motivo di sanità pubblica, per mitigare quello che avverrà nelle prossime settimane, cioè un aumento dei ricoveri dei non vaccinati". Linea più morbida quella di Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza, che propone di eliminare il tampone negativo tra le opzioni per avere il green pass: "Dovrebbe essere una certificazione rilasciata soltanto a chi si è vaccinato o è guarito", ha spiegato al Messaggero.

La ministra Gelmini, intervistata da Repubblica, ribadisce il punto di vista suo e del suo partito: "Siamo favorevoli all'obbligo vaccinale – spiega la forzista – Se nel giro di qualche settimana non si raggiunge l'80% di immunizzati credo che sarebbe giusto prevedere una forma di obbligo vaccinale, almeno per chi svolge funzioni pubbliche". Si torna sul tema del vaccino obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici, che avrebbe l'appoggio anche del ministro Brunetta. Il governo, però, è diviso sul tema, con Salvini e la Lega che sarebbero contrari. Intanto il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, lancia una proposta a Draghi e ai suoi: un'imponente campagna sul web e sui social per promuovere il vaccino contro il Covid, con degli scienziati come testimonial.

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