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Tornano i controllori sui mezzi pubblici: l’indicazione del governo alle Regioni

Secondo quanto annunciato dal ministro Giovannini, nelle linee guida del governo indirizzate alle Regioni c’è il ritorno dei controllori sui mezzi pubblici. Il controllo avrà un ruolo “cruciale” secondo il ministro, sia a terra che a bordo, e non dovrà riguardare solo il biglietto, ma anche il rispetto delle norme anticovid: dalla mascherina al distanziamento.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I controllori devono tornare sui mezzi pubblici. L'indicazione arriva dal governo alle Regioni, è contenuta nelle linee guida che al momento sono al vaglio del Comitato tecnico scientifico, che entro pochi giorni le approverà e renderà pubbliche. Nel frattempo le Regioni hanno consegnato i singoli piani trasporti al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, che li sta analizzando e giovedì mattina incontrerà i presidenti per dare il responso. Dal primo settembre, intanto, entra in vigore il green pass obbligatorio per aerei, navi e treni a lunga percorrenza. Per i mezzi pubblici locali, invece, al momento si riparte senza certificazione verde.

Una delle novità del governo è proprio la reintroduzione dei controllori, perché, per il ministro Giovannini, si tratta di un tema "cruciale". Secondo le indicazioni dell'esecutivo alle Regioni, sulle quali i governatori hanno costruito i propri piani, il controllore dovrà verificare il biglietto e la corretta applicazione delle norme anticovid che saranno ancora fondamentali sui mezzi pubblici: distanziamento, mascherine, capienza ridotta. Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale il governo consiglia la Ffp2, ma non si tratta ovviamente di un obbligo.

Il ministro, intervistato da Rainews24, ha parlato anche dell'eventuale obbligo vaccinale, sia a livello generale che specifico per quanto riguarda le categorie di lavoratori che si trovano a contatto con il pubblico: "Questa è una discussione in corso, anche la ministra Gelmini ha citato questo tema – ha ammesso – È un tema complesso e legato all'evoluzione della campagna vaccinale". È questa la chiave per uscire dalla stagione della pandemia, secondo Giovannini: "Più noi acceleriamo sulla campagna vaccinale più mettiamo in sicurezza tutto il Paese – ha sottolineato – Naturalmente gli operatori che sono a contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi ad essere ancora di più protetti. I comportamenti delle persone sono importanti".

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