29 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Le consultazioni per il nuovo governo

Terminato il primo giro di consultazioni, cosa succede ora: tutte le prossime tappe

Dopo la fumata nera del primo giro di consultazioni al Quirinale, si prevede un nuovo round la prossima settimana. Ma gli impegni istituzionali riguardano anche il Parlamento, con elezioni, nomine e scadenze da rispettare: ecco quali saranno tutte le prossime tappe.
A cura di Stefano Rizzuti
29 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Le consultazioni per il nuovo governo

L’accordo ancora non c’è e un governo non può nascere. Il quadro venuto fuori dalle consultazioni finora non lascia dubbi: serve qualche giorno per riflettere e dialogare, come sottolineato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato concede ai vari leader politici qualche giorno di riflessioni, un periodo di tempo che sarà utile anche a lui stesso per capire a chi affidare l’eventuale mandato esplorativo o l’incarico. I prossimi giorni saranno scanditi da una serie di tappe istituzionali (oltre ai contatti continui, formali o meno, tra i vari partiti) e non tutte riguarderanno la formazione del nuovo governo.

Il secondo giro di consultazioni

Per quanto riguarda la formazione del nuovo governo è probabile che, prima del nuovo giro di consultazioni al Quirinale, ci sia qualche incontro tra i leader politici. Luigi Di Maio ha già annunciato che chiederà un incontro a Matteo Salvini e Maurizio Martina. Ma da un punto di vista istituzionale il primo appuntamento ufficiale sarà proprio la seconda convocazione delle delegazioni al Colle. Mattarella dovrebbe ricevere i principali partiti (e probabilmente non i presidenti di Camera e Senato) non prima della metà della prossima settimana: forse a partire da mercoledì o giovedì. Solo al termine di questi colloqui nello studio alla Vetrata del Quirinale potremo sapere qualcosa in più sulla formazione del nuovo governo.

Le scadenze: dal Def all’elezione di un giudice costituzionale

In attesa che le trattative per formare il nuovo governo si sblocchino, ci sono alcuni provvedimenti da portare avanti e alcune scadenze da rispettare. La prima è la presentazione del Def, il Documento di economia e finanza: in teoria il Consiglio dei ministri dovrebbe approntarlo entro il 10 aprile, per poi farlo passare all’esame del Parlamento e trasmetterlo a Bruxelles entro il 30 aprile. Ma l’attuale governo, guidato da Paolo Gentiloni, sembrerebbe voler aspettare due o tre settimane prima di presentarlo, per lasciare questo compito al governo che si formerà.

Gentiloni avrebbe già avviato i contatti con i presidenti di Camera e Senato e con i leader dei vari partiti per comunicare questo probabile rinvio. Se, però, per la formazione del nuovo esecutivo ci vorranno più di 2-3 settimane, allora sarà Gentiloni a presentare il Def ma a politiche invariate. Il ritardo nella presentazione è una prassi che sembra non preoccupare il governo, in quanto è già capitato in passato che l’Ue attendesse il Documento in caso di elezioni in uno degli stati membri e conseguente cambio di governo.

La prossima settimana il Parlamento si dovrà riunire in seduta comune per eleggere un giudice della Consulta e due componenti di nomina parlamentare del Csm. Per le prime tre votazioni il quorum richiesto è dei due terzi dei componenti delle assemblee: per questo motivo si potrebbe procedere in tempi brevi per far scendere il quorum ai tre quinti e cercare poi un accordo tra le varie parti. Inoltre, si dovrà andare avanti anche con l’elezione di due componenti di nomina parlamentare della Corte dei Conti, di due membri del consiglio di presidenza della giustizia amministrativa e di due del consiglio di presidenza della giustizia tributaria,

La Commissione speciale

Altro appuntamento previsto per la prossima settimana in Parlamento è l’istituzione della Commissione speciale della Camera dei deputati: si tratta di una commissione che avrà il compito di valutare tutti gli atti urgenti, tra cui anche il Def, in attesa che vengano formate le nuove commissioni parlamentari. Al Senato è già stata costituita ed è stato eletto presidente Vito Crimi del MoVimento 5 Stelle. A Montecitorio la votazione è prevista per martedì 10 aprile alle 15. Potrebbe essere un momento importante anche per le trattative che vanno avanti per la formazione del governo: le ipotesi più probabili sono che la presidenza vada alla Lega (quindi dimostrando che regge l’accordo tra il Carroccio e il M5s) o al Pd (il che potrebbe voler dire esattamente il contrario).

29 CONDIVISIONI
Le consultazioni per il nuovo governo
165 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views