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Covid 19

Tasse sospese, con il decreto agosto potranno essere pagate in 24 rate in 2 anni

Con il decreto agosto le tasse, i contributi, le ritenute e l’Iva sospesi per i mesi di marzo, aprile, maggio per l’emergenza Covid potranno essere pagati per il 50%, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020; oppure in 4 rate da pagare entro dicembre mentre il restante 50% potrà essere corrisposto in 24 rate mensili.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le tasse sospese durante lockdown si pagheranno in 2 anni, con 24 rate mensili. È questa una delle novità del decreto agosto, che è stato approvato ieri in Consiglio dei ministri. "Ci sono molte misure fiscali nel nuovo decreto, rinviamo il versamento del saldo delle varie tasse per tutte le partite Iva ad aprile 2021. Prevediamo la rateizzazione delle imposte e dei contributi ,prevediamo l'abolizione della seconda rata Imu per alberghi, teatri e cinema", ha detto Conte in conferenza stampa.

In pratica tutti i versamenti di tasse, contributi, ritenute e l'Iva dovuti tra i mesi di marzo e maggio, e che sono stati sospesi per via della pandemia di coronavirus in corso, potranno essere spalmati nell'arco di due anni. Non slitta ulteriormente quindi l'appuntamento con il Fisco previsto per il prossimo 16 settembre, ma aumentano le rate tramite le quali effettuare i pagamenti dovuti: le rate saranno quindi più leggere perché da 4 diventano 24. Il dovuto potrà essere pagato per il 50%, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un'unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante 4 rate da pagare entro dicembre; mentre il restante 50% potrà essere corrisposto in 24 rate mensili.

Nel decreto agosto ci sono inoltre 200 milioni in più ai Comuni, una nuova tranche di Reddito di emergenza, che potrà essere richiesto entro il 15 ottobre (con una quota una tantum da 400 a 800 euro), norme su Air Italy e il rifinanziamento di strade sicure fino a fine emergenza. Nel testo è stato recepito inoltre l'accordo sulla proroga del blocco dei licenziamenti siglato due giorni fa nel governo: le aziende non potranno licenziare fino al prossimo 16 novembre.

Nel decreto si prevede anche lo stop alla riscossione delle cartelle fino al prossimo 15 ottobre e quello della seconda rata dell'Imu per alberghi, cinema, fiere, discoteche e night-club. Per tutto il 2020 sono state poi sospese anche le tasse Tosap e Cosap, quelle versate per l'occupazione del suolo pubblico, per sostenere turismo e ristorazione.

C'è anche la norma sulla fiscalità di vantaggio al Sud, che prevede uno sgravio del 30% dei contributi previdenziali per tutte le aziende che abbiano la sede nel Mezzogiorno, dal 1 ottobre al 31 dicembre 2020. Altra novità è il fondo per la formazione delle casalinghe da 3 milioni l'anno a partire dal 2020.

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