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Covid 19

Speranza: “Campagna di vaccinazione non è finita, avanti con terze e quarte dosi per i fragili”

Il ministro della Salute Speranza da New York ha commentato il superamento dell’obbligo di Green Pass e l’eliminazione delle mascherine in molti luoghi al chiuso: “La battaglia contro il Covid non è ancora finita”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Non avere un obbligo non significa diventare irresponsabili. Ci sono ancora situazioni al chiuso, così come anche all'aperto, dove ci possono essere condizioni di assembramento", lo ha ricordato il ministro della Salute Roberto Speranza da New York, parlando dell'obbligo di mascherine, aggiungendo che "la battaglia contro il Covid non è ancora finita". 

Da domani 1 maggio verrà eliminato ovunque il Green Pass – a eccezione dei visitatori nelle Rsa, degli hospice e reparti di degenza degli ospedali, che dovranno esibire il certificato verde fino al 31 dicembre – e le mascherine non saranno più richieste nei supermercati, nei negozi, nei ristoranti, negli stadi, nelle arene. L'obbligo di indossare i dispositivi di protezione resta fino al 15 giugno, ma solo in alcuni contesti, come ospedali, cinema e mezzi pubblici. Anche a scuola le mascherine Ffp2 verranno mantenute, fino alla fine dell’anno scolastico. Ma anche se ci si avvia in una fase nuova della gestione della pandemia per il ministro della Salute non è ancora il momento di abbassare la guardia.

"Domani in Italia facciamo un passo in avanti in un percorso di gradualità, ma dobbiamo stare con i piedi per terra", ha detto ancora il ministro. "L'Italia è stato il primo Paese ad essere colpito, abbiamo dovuto immaginare soluzioni anche piuttosto dure. Ora possiamo fare questa scelta perché abbiamo fatto una straordinaria campagna di vaccinazione. Se possiamo permetterci determinati progressi, è perché più del 90 per cento delle persone sopra i 12 anni ha completato il ciclo primario delle due dosi. Senza questi numeri non sarebbe stato possibile", ha detto. Dopo New York, Speranza è atteso a Washington per incontrare l'omologo statunitense Xavier Becera e il virologo Anthony Fauci.

"Campagna di vaccinazione non è finita"

Il ministro ha anche parlato dell'importanza di insistere sulle terze dosi. "La campagna di vaccinazione non è finita. Dobbiamo insistere sulle terze dosi e sulle quarte dosi alle persone che hanno già una raccomandazione da parte delle autorità sanitarie, vale a dire gli ultraottantenni, chi vive in una Rsa e alle persone tra i 60 e i 79 con particolari fragilità".

Potenziare il Servizio Sanitario Nazionale

Secondo Speranza la necessità di investire sul Servizio sanitario Nazionale è la principale lezione che emerge dalla pandemia da Covid: "Ora abbiamo finalmente più risorse, dobbiamo investirle al meglio – ha sottolineato – Questo significa mettere soldi sulla sanità del territorio, sulla assistenza domiciliare, la casa come primo luogo di cura, rafforzare la nostra rete di prevenzione con le case di comunità e gli ospedali di comunità".

"Le varianti di Omicron non danno particolari problemi"

"Monitoriamo costantemente le varianti. Il 3 maggio ci sarà una nuova ‘flash survey', che è il nostro meccanismo di controllo delle varianti. In questo momento le varianti della famiglia di Omicron sono tutte dentro lo stesso schema fondamentale e non hanno presentato particolari problematicità di gestione nel nostro Paese, visto il nostro livello di vaccinazione e i tipi di vaccino che abbiamo utilizzato", ha detto ancora il ministro, commentando oggi l'identificazione anche in Italia della variante BA.4 (Omicron 4). Speranza ha aggiunto che in paesi dove ci bassi livelli di vaccinazione o che hanno usato vaccini che non si sono dimostrati adeguati rispetto a Omicron i problemi "sono molto più seri". 

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