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Single, coppie di fatto, persone di età avanzata: per tutti sarà possibile adottare

Via libera dalla Cassazione: single, coppie non sposate e persone di età avanzata potranno adottare allo stesso modo di una coppia tradizionale. L’ordinanza 17100 dello scorso 16 giugno ha profondamente cambiato le direttive in materia nel nostro Paese: ovviamente, al centro rimarrà sempre il benessere del minore.
A cura di Annalisa Girardi
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Single, coppie non sposate, persone in età avanzata: per tutti sarà possibile adottare, anche se i bambini sono diversamente abili. Lo stabilisce una sentenza della Cassazione, che con l'ordinanza 17100 dello scorso 16 giugno ha profondamente cambiato le direttive in materia nel nostro Paese. Il nodo centrale rimane sempre il benessere del minore, il quale resta il criterio fondamentale nella scelta del genitore o dei genitori adottivi, per cui una giovane coppia composta da una madre e un padre si troverà sempre in cima alle preferenze delle autorità competenti. Questo non impedisce però ad altre categorie di persone di inserirsi nella graduatoria.

L'ordinanza della Cassazione nasce da un episodio specifico: la Corte aveva rifiutato il ricorso di due genitori che avevano deciso di abbandonare il figlio appena nato a causa di un grave handicap fisico, perdendone quindi la responsabilità, e che avevano contestato in seguito la scelta di affido. Il bambino era infatti stato adottato da una 62enne single, un'infermiera professionale pediatrica che con l'aiuto della figlia dimostrava di essere perfettamente capace di prendersi cura del minore. Quando i genitori naturali avevano chiesto la revoca dell'affido alla signora, la Cassazione ha rigettato il reclamo.

Con la sentenza, si chiederanno anche tempi più veloci nella burocrazia del settore. Secondo dei dati forniti dal sito Truenumbers.it tra il 2000 e il 2014 le famiglie in lista di attesa per un'adozione sono maggiori dei minori che aspettano di essere affidati: all'incirca, per ogni bambino adottabile, ci sarebbero 6,91 famiglie disponibili. Ma perché si arrivi ad un'assegnazione, bisogna attendere una decisione del tribunale che arriva solamente dopo un processo burocratico molto lungo e tempi di attesa ancora più lenti. Molti genitori, quindi, rinunciano dopo anni di attesa. Secondo il Cai, la Commissione adozioni internazionali, le richieste per adottare un bambino starebbero diminuendo in Italia negli ultimi anni, forse proprio a causa della prassi burocratica interminabile. Nel 2016 le richieste sono state 1.548, ma nel 2017 sono scese a 1.116. Lo scorso anno, inoltre, meno della metà dei bambini adottabili ha trovato una famiglia. Riformare la pratica nel settore, appare quindi sempre più urgente.

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