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Sequestro inchiesta Fanpage.it, il Movimento Cinque Stelle: “Vogliono mettere bavaglio alla stampa”

“È un atto gravissimo. L’impressione è quella di trovarsi di fronte all’ennesimo tentativo di mettere il bavaglio alla libera stampa”: lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il Movimento Cinque Stelle commentando la decisione del tribunale di Roma di sequestrare preventivamente e oscurare l’inchiesta di Fanpage.it Follow The Money.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Movimento Cinque Stelle esprime solidarietà a Fanpage.it per la decisione del Tribunale di Roma di sequestrare in via preventiva e oscurare la nostra inchiesta Follow The Money. "Il sequestro preventivo da parte della Procura di Roma dell'inchiesta pubblicata da Fanpage ‘Follow the money' sui fondi della Lega, che coinvolgeva anche l’ex sottosegretario Claudio Durigon, è un atto gravissimo. L'impressione è quella di trovarsi di fronte all'ennesimo tentativo di mettere il bavaglio alla libera stampa", si legge sulla pagina Facebook del Movimento.

I Cinque Stelle sottolineano poi come "il giornalismo di inchiesta è un patrimonio per tutti i cittadini", ribadendo la loro solidarietà ai giornalisti di Fanpage.it. E concludono: "Il lavoro dei cronisti deve essere protetto".

Già nella giornata di ieri diversi esponenti del Movimento erano intervenuti per commentare quanto accaduto. "La libertà di stampa non può essere oscurata, né tantomeno censurata", aveva detto l'europarlamentare Dino Giarrusso, annunciando che lunedì presenterà un'interrogazione urgente al Parlamento europeo di Strasburgo. Un altro europarlamentare Cinque Stelle, Mario Furore, aveva parlato di una "grave ingiustizia", mentre la senatrice Paola Taverna aveva ricordato che "la funzione della stampa è quella di fare informazione ed esercitare un controllo reale".

I Cinque Stelle non sono stati l'unica forza politica a prendere posizione sulla vicenda. Anche dal Partito democratico sono arrivati numerosi commenti. Il segretario Enrico Letta, ha espresso solidarietà al giornale scrivendo sui social: "Non vi fermate". Tra i primi a commentare, il deputato dem Filippo Sensi, ha scritto sui social: "Oscurare un sito non esiste, almeno in una democrazia quale siamo e continuiamo ad essere". "Incredibile, e anche abbastanza grave", gli ha fatto eco Matteo Orfini. Mentre il senatore Tommaso Nannicini, ha parlato di un "precedente pericoloso", affermando: "Nessuno tocchi il giornalismo d'inchiesta". E infine Valeria Fedeli ha sottolineato che si tratti di un fatto "gravissimo e anticostituzionale".

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