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Scuole chiuse in zona rossa, la conferma di Bonaccini: “Esplosione di contagi, si deve intervenire”

“Nelle zone rosse si chiude dalle elementari e non più solo dalla seconda media alle superiori. Ma anche nelle zone arancioni, dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100 mila abitanti, si deve intervenire. Sarà un marzo molto difficile, stiamo avendo un esplosione di contagi”: con queste parole il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, fa il punto sulla proposta di chiudere tutte le scuole nelle zone rosse e ovunque si registri una circolazione del virus elevata.
A cura di Annalisa Girardi
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Tutte le scuole dovrebbero chiudere in zona rossa, da quelle per l'infanzia a elementari, medie e fino alle superiori.Lo avrebbe consigliato al governo il Comitato tecnico scientifico, ma ora è anche il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a confermarlo: "La situazione nelle scuole è complicata in territori come i miei, ma anche in altre parti del Paese. Io credo che il Comitato tecnico scientifico consegnerà al governo, che glielo ha chiesto, questo: in primo luogo che nelle zone rosse si chiude dalle elementari e non più solo dalla seconda media alle superiori e che però anche nelle zone arancioni, dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100 mila abitanti, e dove la trasmissione è molto elevata si possono prendere decisioni come già fatto in alcune realtà e si chiudono le scuole".

Intervenendo su Canale 5, Bonaccini ha avvertito sulla grave situazione epidemiologica che sta investendo la sua Regione: "Io non sono né uno scienziato né un medico, ma gli esperti della sanità mi hanno fatto vedere i dati e c‘è da essere molto preoccupati. Io non c'ho dormito l'altra notte, non era mai successo da un anno a questa parte: per la prima volta ricoverata in terapia intensiva a Bologna grave una bambina di 11 anni. Noi abbiamo un'esplosione di contagi, cosa che prima non c'era. Ecco perché il Comitato tecnico scientifico dovrebbe esprimersi nella direzione che ho indicato".

E ancora, l'esponente dem lancia l'allarme sul mese appena iniziato e sottolinea come la terza ondata sia definitivamente arrivata anche nel nostro Paese: "I bambini e i giovanissimi per la gran parte non hanno problemi gravi, ma vanno a casa e contagiano i familiari. Noi in Emilia Romagna abbiamo il ritorno in maniera robusta di ricoverati negli ultimi giorni in reparti di terapia intensiva e nei reparti Covid. Io ho sempre difeso la scuola, ma ho il primo dovere di tutelare la salute delle persone. Sarà un marzo molto difficile. La terza ondata che ha già colpito la Germania, l'Inghilterra e la Francia sta colpendo una parte d'Italia. Siamo pronti a ogni restrizione per tutelare le persone e far riabbassare la curva che sta risalendo in maniera molto pesante per poi avere una primavera e un estate che possa andare in modo migliore, sono fiducioso".

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