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Scuole aperte l’estate, l’idea del ministro Bianchi: nessun obbligo ma solo corsi facoltativi

Il ministro Bianchi conferma le parole del presidente Draghi sul ritorno in classe prima possibile degli studenti più piccoli e rilancia: “L’obiettivo è non fermarsi a loro”. Durante il question time alla Camera dei deputata, il ministro dell’Istruzione è tornato a parlare della “costruzione di un ponte verso il prossimo anno scolastico”. Per recuperare “competenze e socialità”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La scuola non si è mai fermata. Ripete questo concetto come un mantra il ministro Bianchi, anche nel question time di oggi alla Camera dei deputati: "Anche in condizioni complicate", sottolinea. Il titolare di viale Trastevere, dopo le parole di Draghi di oggi al Senato, conferma che si sta lavorando per far tornare prioritariamente gli alunni in classe, ma non solo i più piccoli. "Voglio ribadire anche qui la mia gratitudine a tutto il personale scolastico, in particolare a quei docenti e ai dirigenti che si sono messi al servizio delle nostre studentesse e dei nostri studenti, educandoli al giudizio e alla responsabilità, a partire da coloro che hanno più bisogno di attenzione", comincia Bianchi. "Lo scenario epidemiologico si è modificato – spiega il ministro dell'Istruzione – La sospensione dell'attività didattica in presenza è infatti correlata alla circolazione delle varianti del Covid-19". Anche se "necessaria", è stata una decisione "sofferta e dolorosa", ma "responsabile".

Bianchi annuncia che le vaccinazioni del personale della scuola hanno superato la metà dell'organico nazionale, anche se con delle differenze tra le diverse Regioni: "Il monitoraggio della situazione relativa ai contagi e alla diffusione delle varianti del Covid-19 nelle scuole è costante, anche per potenziare il piano vaccinale in tutte le realtà territoriali". Il ministro spiega di aver incontrato il commissario straordinario Figliuolo e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Locatelli per parlare anche del piano vaccinale.

L'intenzione del governo è far tornare prima possibile gli studenti in aula, "imprimendo una vigorosa accelerazione al piano vaccinale". Il ministro dell'Istruzione spiega che l'esecutivo sta "investendo risorse ed impegno per far rientrare tutti gli alunni, quanto prima, proprio a partire da quelli più piccoli, che frequentano la scuola dell'infanzia e la primaria". Ma attenzione, mette in chiaro Bianchi, "l'obiettivo è non fermarsi a loro". Il ministro aggiunge anche una riflessione sulle risorse stanziate dal governo: 300 milioni nel decreto Sostegni per "supportare le istituzioni scolastiche nella gestione dell'emergenza epidemiologica". Le risorse serviranno, oltre che alla ripresa in sicurezza, anche alla "costruzione di un ponte verso il prossimo anno, per il recupero di competenze e socialità, anche attraverso i patti di comunità, strumento di autonomia responsabile e solidale".

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