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Scuola, test gratis per docenti, ma solo per i fragili non per i no vax: chiarimento del ministero

Il ministero dell’Istruzione ha chiarito che i tamponi gratuiti per il personale scolastico, misura contenuta nel nuovo Protocollo di sicurezza per la ripresa della scuola, saranno a disposizione solo per i soggetti fragili, e non per coloro che semplicemente sceglieranno di non vaccinarsi. L’accordo raggiunto con i sindacati prevede invece una corsia preferenziale per il personale che deve ancora immunizzarsi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'accordo raggiunto tra sindacati e ministero sul Protocollo di sicurezza per il ritorno in classe a settembre sono subito scoppiate le polemiche dopo l'annuncio della norma sui tamponi gratuiti per gli insegnanti No Vax. Questa mattina i sindacati che hanno firmato il Protocollo si sono detti soddisfatti per una misura che consentirà la normale ripresa dell'anno scolastico. Ma dopo le lamentele, arrivate soprattutto dai presidi italiani, ma anche da diversi partiti, è arrivato il chiarimento del ministero: "Nel Protocollo d'intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax".

"Il Protocollo prevede, invece, – si afferma in una nota – una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi" e "un supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute".

Anche il ministro dell'Istruzione Bianchi è intervenuto sulla questione: "Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali. L'intesa raggiunta con le Organizzazioni sindacali è un ulteriore tassello e testimonia l'impegno comune per garantire a ogni studentessa e a ogni studente il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la Scuola, recuperando il rapporto con i loro compagni, i docenti, la socialità", ha scritto in riferimento all'accordo sul Protocollo sicurezza per le scuole.

"Continuiamo a collaborare, ciascuno per la propria parte di responsabilità per sostenere le istituzioni scolastiche nel loro lavoro, per dare risposte alle famiglie e garantire il diritto allo studio a ogni studente. Abbiamo stanziato già oltre 2 miliardi per il rientro a Scuola. Stiamo lavorando da mesi. Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una Scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno".

"Apprezzo molto la puntualizzazione del ministro Bianchi sulla possibilità, per le scuole, di rimborsare solo i tamponi del personale in condizione di fragilità. Auspico quindi che il testo del protocollo sia modificato in coerenza con quanto da lui espresso. In tal caso, come già detto, saremmo pronti alla sottoscrizione", ha commentato il presidente nazionale dell'Anp, Antonello Giannelli. I presidi italiani erano stati infatti tra i primi a criticare la norma, proprio perché il testo non spiegava il testo quali fossero i dipendenti non vaccinati ad aver diritto al rimborso del tampone. La misura, secondo l'Anp, rischiava di non trasformarsi in un in modo per scoraggiare le vaccinazioni.

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