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Covid 19

Scuola, tamponi gratuiti per gli insegnanti: accordo governo-sindacati sul protocollo di sicurezza

Accordo raggiunto tra sindacati della scuola e ministero dell’Istruzione sul nuovo protocollo di sicurezza per la partenza del nuovo anno. Tamponi gratuiti per il corpo docente, corsia preferenziale per i vaccini del personale scolastico e misure per evitare le classi pollaio sono i capisaldi.
A cura di Annalisa Cangemi
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È stato raggiunto un accordo sul nuovo Protocollo di sicurezza per il ritorno a scuola. I sindacati, dopo una lunga trattativa, hanno firmato il testo proposto dal ministero dell'Istruzione.

La bozza dell'intesa riguarda i tamponi gratuiti per il corpo docente – che saranno a carico degli istituti – la corsia preferenziale per i vaccini del personale scolastico e le misure per evitare le classi pollaio. Per quest'ultimo punto il ministero si è impegnato per un "intervento più organico" che sia "finalizzato al miglioramento dei parametri relativi al dimensionamento scolastico e alla numerosità degli allievi per classe".

La questione del green pass sarà invece contenuta in una nota specifica che l'amministrazione invierà alle istituzioni scolastiche nel prossimi giorni. Solo Anief, tra le associazioni sindacali, non ha sottoscritto l'accordo. Nei giorni scorsi i sindacati avevano accusato il governo di aver preso decisioni "unilaterali", imponendo il green pass, senza un dialogo con i rappresentanti sindacali.

La bozza del nuovo Protocollo si sicurezza, prevede corsie preferenziali per la vaccinazione del personale scolastico attraverso degli accessi prioritari. Inoltre prevede un supporto concreto per le modalità di verifica dei green pass del personale scolastico e sugli aspetti applicativi della normativa anti Covid. A questo proposito potrà essere reclutato.su richiesta della singola istituzione scolastica, oltre al personale docente a tempo determinato, anche una o più unità di personale Ata a tempo determinato per il supporto negli adempimenti relativi alla normativa anti Covid o in presenza di condizioni strutturali e logistiche complesse.

"Se qualcuno non ha ancora fatto il vaccino in tempo, il tampone gli consentirà di iniziare la Scuola regolarmente", ha spiegato su Radio Rai Maddalena Gissi, segretaria di Cisl Scuola. "Ci sono poi aspetti da chiarire a cui risponderà il garante della privacy", ha aggiunto la sindacalista.

"Il ministero comunicherà le modalità d'accesso e quindi eventualmente metterà dei limiti temporali ai tamponi, oppure prenderà altre decisioni. Noi dovevamo solo assicurarci che le lezioni potessero ripartire regolarmente e non bloccarsi perché manca un docente", ha detto parlando del rischio che un docente no vax possa approfittare dei tamponi gratis per non immunizzarsi. Non è ancora chiaro il numero preciso del personale scolastico non vaccinato. In un'intervista a Fanpage.it il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto che il commissario Figliuolo ha inviato svariate lettere alle Regioni, per chiedere il numero preciso dei non vaccinati tra i lavoratori della scuola. Ma ha anche assicurato che almeno l'85% del personale è già immunizzato.

"La questione dei ‘no vax' è comunque stata esasperata: se come dice il Ministero abbiamo il 90% di personale scolastico vaccinato, perché perdere la testa per un numero esiguo di non vaccinati? – ha detto Gissi – Non credo che ci sarà la folla di docenti e personale Ata che va a farsi il tampone".

In quanto alla trattativa, lunga e laboriosa, la sindacalista ha spiegato che "sono stati esaminati tutti gli aspetti anche legali per mettere in condizione il dipendente di essere difeso in caso di dolo". In quanto alle spese per i tamponi, la Gissi ha chiarito che saranno a carico delle scuole: "Anche quest'anno come in quello passato gli istituti avranno a disposizione 350 milioni di euro per l'emergenza Covid e potranno utilizzarli anche per i tamponi. In quanto agli hub dove effettuare i test non credo che sia il caso di inserirli nelle stesse strutture scolastiche anche perché in genere si tratta di pochi soggetti e non è il caso di dare nuovi aggravi alle scuole. Inoltre ce ne sono tanti a disposizione, a partire dalle farmacie, che non credo sarà un problema trovarne uno vicino alla Scuola".

Per Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl si tratta di "un segnale positivo per tutto il paese la firma del nuovo protocollo sulla sicurezza delle scuole tra Governo e sindacati in vista dell'avvio del nuovo anno. Questo è il metodo giusto per assicurare la didattica con il necessario clima di condivisione e responsabilità", ha scritto su Twitter.

Presidi contrari, non firmano l'accordo

"L'Anp non ha firmato il Protocollo perché contraria alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi. Inoltre, il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone", ha detto il presidente dell'associazione dei presidi, Antonello Giannelli. "Non intendiamo favorire alcuna logica di ‘sostituzione' della vaccinazione con il tampone. Deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario. Ci riserviamo di rivedere la nostra posizione se e quando il testo del protocollo sarà modificato nel senso da noi chiesto".

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