61 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Scuola, lo studio dell’Ausl di Reggio Emilia per cui il virus circola di più alle medie e superiori

Nella fascia tra i 10 e i 18 anni “la trasmissione si è verificata in un numero di casi non trascurabile”, mentre “non sono stati rilevati casi secondari nei bambini in età prescolare”. A poche settimane dalla riapertura delle scuole uno studio Ausl di Reggio Emilia sottolinea come la trasmissione del coronavirus sia maggiore tra gli studenti delle medie e delle superiori.
A cura di Annalisa Girardi
61 CONDIVISIONI
Immagine

Tra poche settimane gli studenti delle superiori torneranno nelle classi. Ma non mancano le preoccupazioni: se da una parte il ministero spinge per riaprire le scuole, dall'altra c'è chi fa notare che i numeri dei contagi siano ancora troppo alti per pensare che la curva sia sotto controllo. E di conseguenza, far tornare milioni di studenti a scuola, potrebbe innescare con facilità una terza ondata. A tutto questo si aggiunge la mancanza di dati sulla diffusione dell'infezione, che rende difficile classificare il rischio nelle aule. Intanto però, uno studio realizzato dall'Ausl di Reggio Emilia e pubblicato sulla rivista europea Eurosurveillance evidenza come la trasmissione sia maggiore tra gli studenti delle medie e delle superiori. Infatti nella fascia tra i 10 e i 18 anni "la trasmissione si è verificata in un numero di casi non trascurabile", mentre "non sono stati rilevati casi secondari nei bambini in età prescolare".

Lo studio analizza i dati raccolti tra il 14 settembre e la metà di ottobre in 41 classi diverse e sottolinea come il virus sia più diffuso tra gli studenti delle scuole medie e superiori. Infatti, nelle scuole secondarie il tasso di infezione registrato è pari al 6,6%, contro lo 0,38% che è emerso invece dalle scuole elementari. Non ci sono stati invece casi secondari nelle scuole dell'infanzia o tra gli insegnanti e il personale. L'età media dei positivi riscontrata è di 13,3 anni, mentre quella dei contatti di positivi di 13,2 anni.

Paolo Giorgi Rossi, epidemiologo che ha coordinato l'indagine, ha commentato con il Fatto Quotidiano: "La trasmissione a scuola c’è, sopra i dieci anni. Il primo fattore che dobbiamo prendere in considerazione è proprio quello dell’età. Abbiamo osservato una percentuale di trasmissione bassa nei nidi e nel settore pre-scuola così nella primaria. Un dato che non è stato altrettanto tranquillizzante alle medie e alle superiori". Non è semplice spiegare questi dati: sappiamo che i bambini generalmente trasmettono meno il virus alle persone adulte, mentre questo non sembrerebbe essere il caso per gli adolescenti. Ad ogni modo, sono dati che potrebbero aiutare a prevedere le conseguenze della riapertura delle scuole.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views