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Scuola, Azzolina assicura: “Non ci saranno le gabbie di plexiglass per gli studenti”

Gli studenti non saranno chiusi dentro gabbie di plexiglass nelle loro classi alla ripresa della scuola a settembre. Ad assicurarlo è la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Nessuno del Comitato tecnico-scientifico, e tanto meno qui al ministero, ha mai immaginato di chiudere gli studenti dentro cabine di sicurezza, come è stato invece raccontato in queste ore. Nessuno ha mai pensato a cose del genere”.
A cura di Stefano Rizzuti
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I plexiglass a scuola non ci saranno. Gli studenti e le studentesse non saranno rinchiusi nelle gabbie, al contrario di quanto emerso negli scorsi giorni sulle ipotesi avanzate dal Comitato tecnico-scientifico. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, chiede serietà sul tema della sicurezza a scuola e prudenza, in un lungo post su Facebook. E assicura: “Nessuno del Comitato tecnico-scientifico, e tanto meno qui al ministero, ha mai immaginato di chiudere gli studenti dentro cabine di sicurezza, come è stato invece raccontato in queste ore, in maniera quanto meno superficiale. Ho visto immagini surreali di ragazzi chiusi dentro a strutture simili a gabbie. Questa è disinformazione. Nessuno ha mai pensato a cose del genere”.

Per Azzolina il tema è un altro: “Sono due anni che parlo del problema delle classi pollaio. E oggi finalmente tutti si accorgono del numero di alunni nelle classi delle scuole italiane. Siamo al lavoro, giorno e notte, per riportare gli studenti a scuola con le giuste misure di sicurezza. Senza eccessi, senza forzature. Vogliamo tornare alla normalità e lo faremo trovando il giusto bilanciamento tra due diritti sacrosanti, quello all’istruzione e quello alla salute”.

Scuola, la maturità e la didattica a distanza

La ministra parla anche della fine di quest’anno scolastico, a partire dall’esame di maturità, considerato come il “primo passo verso la riapertura delle scuole” che avverrà a tutti gli effetti solo a settembre. Azzolina parla anche della didattica a distanza, definita una “prova molto impegnativa per tutti: siamo partiti da zero. Abbiamo costruito un modello che ha permesso di salvare l’anno scolastico. E la scuola si è riscoperta un po’ più digitale. Sono anche convinta che nel tempo sapremo guardare a questo periodo con maggior distacco, e quindi anche con maggior equilibrio”. Ma a settembre, assicura, si tornerà alle lezioni in presenza: “Non esistono soluzioni miracolose, ma di buon senso sì. E abbiamo strumenti e risorse per realizzarle”.

Azzolina firma decreto per chiamata veloce docenti

Intanto la ministra ha firmato il decreto ministeriale che dispone le modalità di svolgimento della chiamata veloce per il prossimo anno scolastico. Si tratta di un meccanismo di assunzione che velocizza i tempi di accesso al ruolo per gli insegnanti, coprendo le cattedre vacanti. La novità è che i posti rimasti vuoti potranno andare a docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento o nelle graduatorie di concorso che accetteranno di spostarsi in altre Regioni. Così facendo i docenti otterrebbero prima la cattedra e i posti verrebbero riempiti, evitando di ricorrere a contratti a tempo determinato.

Per la ministra la chiamata veloceoffre una opportunità in più agli insegnanti per essere assunti: su base del tutto volontaria, potranno spostarsi in un'altra regione o anche provincia nel caso delle graduatorie ad esaurimento, per ottenere più rapidamente la cattedra. Andando ad occupare posti altrimenti destinati a essere dati a supplenza. Fino ad oggi non era possibile farlo. È uno strumento che ho fortemente voluto che fosse inserito nel decreto di dicembre”. Le domande dovranno essere presentate in via telematica.

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