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Scarcerazione Brusca, ora Salvini vuole cambiare la legge sui pentiti voluta da Falcone

Matteo Salvini dice che la legge che ha permesso vari sconti di pena all’ex boss mafioso Giovanni Brusca, tornato ieri in libertà dopo 25 anni, va rivista assolutamente. “È inaccettabile moralmente e umanamente, avere per strada a pochi giorni dal ricordo della strage di Capaci un pluriomicida e un boss mafioso tra i più pericolosi non può essere compreso”. La legge a cui si riferisce, però, è quella voluta proprio da Giovanni Falcone che ha perso la vita nella strage di Capaci, di cui Brusca fu tra gli artefici.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini torna a parlare della scarcerazione di Giovanni Brusca, che dopo 25 anni è tornato in libertà dopo aver finito di scontare la pena. "È inaccettabile moralmente e umanamente perché a pochi giorni dal ricordo della strage di Capaci, a poche ore dalla Festa della Repubblica, avere per strada un pluriomicida e un boss mafioso tra i più pericolosi non può essere compreso nell'Italia della ricostruzione post Covid", ha commentato il leader della Lega a Metropolis su Repubblica.it. Non solo: ha anche sottolineato che la legge, quella che ha permesso a Brusca di tornare in libertà dopo aver ottenuto vari sconti di pena per aver collaborato con la giustizia, "va assolutamente cambiata".

Una legge che però è stata voluta proprio da Giovanni Falcone, il quale perse la vita nella strage di Capaci di cui proprio Brusca fu tra gli artefici. E che ora, semplicemente, è stata applicata. "Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata", ha commentato Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia.

Sono però tante le reazioni, tanto dai familiari delle vittime quanto dalla politica, che definiscono la scarcerazione di Brusca come ingiusta. Tra questi anche Salvini, che ieri immediatamente dopo aver ricevuto la notizia della scarcerazione aveva commentato: "Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la "giustizia" che gli italiani si meritano". Per poi aggiungere: "Uno schiaffo all'Italia, alle vittime innocenti, ai servitori dello Stato che hanno sacrificato la vita per combattere la mafia".

Tuttavia, quella legge che il leader della Lega definisce uno schiaffo al Paese e a chi ha sacrificato la vita per combattere la mafia, è stata scritta proprio da chi ha letteralmente perso la vita a causa delle mafie. Una legge che, al di là dei giudizi, ha permesso di fare luce sulle attività mafiose attraverso i racconti e le rivelazioni dei collaboratori di giustizia. 

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