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Giovanni Brusca torna libero, Salvini: “Non è questa la giustizia che meritano gli italiani”

“Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la “giustizia” che gli italiani si meritano”: lo ha scritto su Twitter Matteo Salvini commentando la scarcerazione dell’ex killer di mafia Giovanni Brusca, arrivato a fine pena. Ma quello del leader della Lega non è stato l’unico commento: vediamo quali sono state le reazioni.
A cura di Annalisa Girardi
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Giovanni Brusca, ex killer di Cosa nostra, l'uomo che azionò il telecomando per la strage di Capaci, è stato scarcerato dopo 25 anni. Ha finito di scontare la pena, sulla quale ha avuto diritto a degli sconti in quanto collaboratore di giustizia, e ha quindi lasciato il carcere di Rebibbia. Non sono mancate le reazioni da parte della politica: "Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la "giustizia" che gli italiani si meritano", ha commentato su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

"Che orrore. Il colpevole di numerosi omicidi – tra cui quello di un bambino sciolto nell'acido e della strage di Capaci – oggi torna in libertà anche grazie agli sconti di pena. Solo le vittime, in Italia, scontano una pena senza fine", ha aggiunto sulla stessa linea la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

"Giovanni Brusca Assassino. Oggi torna libero. Le anime delle sue vittime e le loro famiglie si consolino sapendo che i limiti delle leggi umane saranno compensati dall'inesorabile e ferma giustizia divina", le ha fatto eco il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida."Brusca libero? Non voglio crederci. È una vergogna inaccettabile, un'ingiustizia per tutto il Paese. Sempre dalla parte delle vittime e di chi lotta e ha lottato contro la mafia", ha aggiunto sempre sulle sue pagine social la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Non solo il mondo della politica ha reagito alla notizia. "Sono indignata, sono veramente indignata. Lo Stato ci rema contro. Noi dopo 29 anni non conosciamo ancora la verità sulle stragi e Giovanni Brusca, l'uomo che ha distrutto la mia famiglia, è libero. Io adesso cosa racconterò al mio nipotino? Che l'uomo che ha ucciso il nonno gira liberamente?": così Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone, dopo aver appreso delle scarcerazione. E ancora, parlando con l'Adnkronos, ha aggiunto: "Dovrebbe indignarsi tutta l'Italia e non solo io che ho perso mio marito.  Ma non succede. Queste persone vengono solo a commemorare il 23 maggio Falcone. Lo Stato non sta dando un grande esempio. Abbiamo uno Stato che ha fatto memoria per finta. Mancano le parole. Cosa c'è sotto? A noi la verità non è stata detta e lui è fuori, continuano a dire perché ha collaborato… È incredibile. O ha detto una verità che a noi non è stata raccontata…".

Parole a cui ha replicato, rivolgendosi sempre all'Adnkronos, il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra: "A 64 anni ha la capacità di tornare a essere immediatamente efficiente, vero è che resta in libertà vigilata per quattro anni ma ricordo che ci sono 70enni che continuano a guidare i sodalizi mafiosi. Il pensiero va non alla singola scarcerazione, quindi a quanto avvenuto oggi con Giovanni Brusca ma al problema dell'ergastolo ostativo e a come noi si abbai difficoltà a riconoscere la virulenza del fenomeno mafioso, per cui non mi sento di condannare le parole di Tina Montinaro anzi mi sembra che tutti si debba ragionare sul grumo di verità che emerge dalle stesse. Poi naturalmente non mi associo a dei giudizi molto affrettati e pressappochisti in chiave giustizialistica tipo quelli salviniani".

Anche Giuseppe Costanza, autista del giudice Giovanni Falcone scampato alla strage di Capaci, ha commentato con l'Adnkronos la scarcerazione di Brusca: "È una notizia che sicuramente non mi fa piacere. È un'offesa per le persone che sono morte in quella strage. Secondo me dovevano buttare via le chiavi", ha detto. Per poi concludere: "Chi si macchia di stragi del genere per me non deve più uscire dalla galera".

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