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Salvini mostra un Topolino del 1982: in copertina c’è il Ponte sullo Stretto, ma nella storia crolla

Matteo Salvini in una diretta Facebook ha mostrato un fumetto di Topolino del 1982 che riportava in copertina il Ponte sullo stretto di Messina. “Sono passati 41 anni”, ha detto. Nella storia, però, il progetto del Ponte non è esattamente celebrato: risulta inutilizzabile e viene distrutto.
A cura di Luca Pons
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Il Ponte sullo stretto di Messina è uno dei progetti su cui il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha puntato e insiste di più a livello comunicativo. Ieri sera ha deciso di farlo con un numero di Topolino risalente al 1982, che in copertina aveva un riferimento al Ponte. Ma non si è accorto che, nella storia, il ponte non fa esattamente una bella fine.

Non è un mistero che il Ponte sullo stretto abbia una storia lunga e travagliata, e da quando l'attuale governo l'ha rilanciato si è cercato di stringere i tempi: al momento, la promessa è che i cantieri apriranno entro l'estate del 2024, per un progetto che costerà 13,5 miliardi di euro (e che di recente ha visto aumentare i compensi dei dipendenti della società Ponte sullo stretto e del suo presidente).

Salvini: "Sono passati 41 anni e non c'è traccia del Ponte"

Ieri Salvini ha evidenziato che un numero di Topolino uscito 1982 riportava in copertina proprio un'immagine del Ponte di Messina, tenuta in mano da Paperon de' Paperoni: "Celebrava i cantieri, i lavori per il Ponte sullo stretto. Sono passati 41 anni, non c'è traccia del Ponte, anche se i progetti agli italiani sono già costati dei quattrini. Però è un diritto alla continuità territoriale per milioni di siciliani, senza dover aspettare i traghetti. Vogliamo dare una risposta, dopo 50 anni di chiacchiere".

Il numero in questione era il 1401 di Topolino, uscito il 3 ottobre del 1982. Un anno prima era nata la società Ponte sullo stretto, e si era svolto il primo sopralluogo. Nel fumetto, la prima storia – che occupa 36 pagine – è quella chiamata proprio "Zio Paperone e il Ponte di Messina". Sembra probabile, però, che Salvini non si sia dedicato alla lettura della storia, dato che nel finale il Ponte risulta completamente inutilizzabile e il progetto fallisce.

Cosa c'è nella storia di Topolino in cui il Ponte crolla

Il racconto parte dalla volontà di Paperone di costruire un ponte per collegare Sicilia e Calabria. Prima, con l'aiuto di scienziati e modellini, testa il progetto di un ponte a campata unica (che per coincidenza è anche il progetto scelto dal governo Meloni). Ma il modello non funziona. Paperone, scoraggiato dalle difficoltà tecniche, decide di costruire l'intero ponte usando del corallo, che cresce da solo e se disposto opportunamente collegherà le due sponde con "una barriera corallina solida, ecologica e soprattutto economica". Tuttavia, il rivale Rockerduck si mette in mezzo e si intesta questo progetto, riuscendo a costruire il ponte di corallo e prendendosene il merito.

Nel finale, però, arriva il colpo di scena. Il Ponte costruito con il corallo attira i turisti, che vogliono portarsene a casa ciascuno un pezzo. Così risulta inutilizzabile e viene lentamente distrutto. Paperone chiude la storia rivolgendosi ai lettori: "Al prossimo appalto", dice.

Insomma, la storia non è proprio un'esaltazione delle potenzialità del Ponte sullo stretto, anzi. Metteva in evidenza in modo ironico molti dei rischi, dalla fattibilità tecnica alla tendenza a cercare la soluzione più economica e meno sicura. In un modo non troppo diverso dai "signor no, gufi, menagramo" criticati da Salvini nella diretta Facebook. Anche perché quell'anno non c'erano "cantieri e lavori" per costruire il Ponte, come detto dal ministro. La progettazione era ancora in corso, e sarebbe rimasta in stallo per diversi anni.

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